Il traghetto diretto a Capri ha fatto dietrofront in alto mare, rimettendo la prua verso Napoli, per accontentare alcuni passeggeri che avevano sbagliato l’imbarco. Una manovra che ha fatto esplodere la protesta dei pendolari. «E’ assurdo rientrare a casa con ore di ritardo per un capriccio di vacanzieri possidenti». In effetti la manovra è risultata un po’ fuori dagli schemi, sebbene sia stata autorizzata dal comandante e, quindi, dalla compagnia.
I passeggeri “distratti” si erano imbarcati sul traghetto serale partito da Napoli con l’auto, una vettura di grossa cilindrata, il cui imbarco aveva fatto anche ritardare la partenza del traghetto di alcuni minuti. Poi la richiesta di essere riportati indietro, quando si son o accorti di essere sul traghetto sbagliato, che intanto già puntava su Capri appena fuori il porto di Napoli.
Oggi arriva la denuncia di Federalberghi Isola di Capri, che parla di “vergognoso episodio”. Secondo le testimonianze dei passeggeri a bordo il traghetto è partito dopo aver atteso un’auto di grossa cilindrata che si è presentata all’imbarco di Calata di Massa con quasi mezz’ora di ritardo. Questi passeggeri dell’ultima ora ad un certo punto hanno realizzato di essere diretti verso l’isola sbagliata ed hanno chiesto, o preteso, di essere riportati a Napoli per provare a prendere un traghetto per Ischia.
Il Comandante e la Compagnia hanno acconsentito, nonostante le proteste dei passeggeri. “Siamo all’assurdo – commenta il presidente di Federalberghi Isola di Capri, Sergio Gargiulo – e quanto accaduto è la conferma che per le Compagnie di navigazione i cittadini isolani sono soggetti di serie B. Capresi che solo a sera tornano da lavoro e turisti che rientrano dalle escursioni costretti a ritardare il ritorno a casa o in hotel per porre rimedio all’errore di qualcuno che doveva stare da un’altra parte. Cose da pazzi”.