Torre del Greco. Non bastasse lo stato di emergenza legato all’incubo Coronavirus, arrivano gli eco-criminali dei rifiuti a rendere incandescente – sotto l’aspetto igienico-sanitario – il clima all’ombra del Vesuvio. Mentre il sindaco Giovanni Palomba e i vertici dell’Asl Napoli 3 Sud provano a fronteggiare l’allarme legato al Covid-19, proseguono gli sversamenti selvaggi e spuntano i «campioni» del lancio del sacchetto.
La denuncia via social
A metà mattinata, infatti, sono state pubblicate – attraverso i social – alcune foto in cui vengono immortalati due «eco-criminali» pronti a gettare la spazzatura direttamente dallo scooter. Gli scatti di un automobilista indignato per lo scempio riprendono tutto il percorso dei due incivili, fino al «lancio» su un cumulo di immondizia già sversata illecitamente a quattro passi dalla zona porto. Le immagini immortalano chiaramente la targa dello scooter e sarebbero già state girate agli agenti della polizia municipale per rintracciare i responsabili dell’attentato ambientale: i due rischiano una salata multa e una denuncia a piede libero.
Il divano della vergogna
A dispetto degli spot dell’amministrazione comunale, poi, resta irrisolta la grana degli ingombranti. Dopo una settimana e una raffica di segnalazioni è stato rimosso il «divano della vergogna» alla rotonda di Sant’Antonio, ma nuovi mobili e elementi di arredo «urbani» sono comparsi in varie zone del territorio. Con buona pace degli inviti postati su Facebook da vari consiglieri comunali a chiamare prima il numero verde messo a disposizione dalla ditta Buttol e poi a depositare gli ingombranti.
Gli sversamenti selvaggi
A una settimana dall’avvio del servizio di raccolta dei rifiuti con il sistema porta a porta non sono diminuite le criticità. Anzi. In alcuni quartieri – in particolare, le zone della periferia di via Litoranea – sono comparsi nuovi cumuli di rifiuti proprio a ridosso delle scuole, chiuse per l’incubo Coronavirus. «Se non ci ammazza il virus della Cina, ci ammazzerà la nostra spazzatura», il grido di protesta arrivato dal lungomare. Ma, in realtà, i cumuli – come testimoniano i «bollini rossi» apposti dai netturbini della ditta Buttol – sarebbero formati da sacchetti di rifiuti non conferiti secondo le regole previste dalla gara d’appalto da 56 milioni di euro aggiudicata al colosso ambientale con sede legale a Sarno.
Gli effetti del Covid-19 sulla Nu
Intanto, l’amministrazione comunale ha imposto l’assoluto divieto di conferimento dei rifiuti per le famiglie in isolamento fiduciario per il Covid-19. Il primo cittadino ha firmato un’ordinanza in cui sottolinea come una nota prodotta dall’Asl Napoli 3 Sud riferisca che «i rifiuti domestici prodotti dalle famiglie in isolamento fiduciario per casi accertati di Covid-19 devono essere considerati come materiale infetto e, pertanto, non possono essere immessi nel normale circuito della raccolta dei rifiuti urbani». Quindi, tutti i rifiuti – secondo l’ordinanza firmata dal primo cittadino – dovranno essere conferiti in maniera indifferenziata in un doppio sacco, chiuso con scotch o nastro isolante. I rifiuti così confezionati saranno ritirati da un’apposita ditta specializzata che – previo contatto telefonico – comunicherà il giorno di prelievo e si recherà direttamente a casa delle famiglie in quarantena. «Abbiamo già contatto la ditta Buttol – ha sottolineato la dirigente all’igiene urbana, Claudia Sacco – e lunedì i singoli nuclei familiari interessati saranno dotati di specifici kit».
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