Il cancello della struttura «Il riposo di Snoopy» è chiuso. Qui, dal giorno in cui è scoppiata l’emergenza Covid-19 e il governo ha varato il decreto che vieta di uscire di casa se non per motivi di assoluta necessità, Flavia De Luca e i suoi operatori hanno dovuto chiudere.
Per forza. Stop alle visite nel cimitero dei cani, alla pensione e al canile dei trovatelli. Tutto chiuso, nel pieno silenzio, salvo per emergenze. E in questo periodo una delle maggiori emergenze scatta per l’abbandono dei cani: c’è chi preferisce lasciarli per strada in un momento di paura e terrore. Un dramma, soprattutto perché questa volta, ad aiutare i randagi non ci sono nemmeno i commercianti come invece solitamente avviene. Le serrande abbassate e per gli animali nemmeno un po’ d’acqua. Ma mentre c’è chi li abbandona per le strade c’è chi invece prova a scaricarli, con furbizia, nei canili.
Proprio come accade nella struttura di Qualiano dove a ricevere le telefonate, ogni giorno, è Flavia. Il telefono squilla in continuazione: «Purtroppo in queste settimane stiamo assistendo ad un fenomeno raccapricciante – spiega la ragazza – C’è un tentativo di abbandonare gli animali, lasciarli in pensione a tutti i costi. Questo è disumano. Quando chiediamo informazioni sul chip ci sono tentennamenti, a conferma del tentativo subdolo di liberarsi di un cane solo per paura». Flavia racconta che molti di quelli che contattano la struttura lo fanno perché preoccupati di contrarre il Covid: «Gli animali non sono assolutamente un veicolo di contagio e dobbiamo ribadirlo, bisogna semplicemente stare tranquilli e approfittare di questo momento per dedicarsi ancora di più alla propria famiglia, gli affetti e i nostri amici a quattro zampe».
Ma se c’è chi si preoccupa e vuole scaricare gli amici a quattro zampe, c’è invece chi ha paura di essere contagiato e teme che il proprio cane resti da solo: «Questo è il lato opposto, il rovescio di una medaglia che invece ci fa sperare. Sono in tanti anche a preoccuparsi dei propri animali: in quel caso come struttura siamo in contatto con gli organi preposti e a disposizione per l’ospitalità dei cani». Il lavoro di Flavia non si ferma e ogni giorno è in struttura per prendersi cura di tutti gli animali: «La nostra struttura è chiusa e non è possibile venire per fare visita sia agli ospiti della pensione che al cimitero ma cerchiamo di accorciare le distanze con video, foto, videochiamate con i padroni dei cuccioli: solitamente lo facciamo ma ovviamente in questo periodo con più frequenza, perché nessuno deve sentirsi solo e distante».
Immagini che così viaggiano e riescono a raggiungere tutti, regalando non solo un sorriso ma anche un momento in cui l’emergenza Covid-19 viene spazzata via. Il potere degli amici a quattro zampe diventa così un antidoto alla paura e all’angoscia di questi giorni. Quindici sono i trovatelli che aspettano di essere affidati, mentre 20 quelli in pensione collocati nella struttura di Qualiano e in quella di Baiano e che ogni giorno sono assistiti da Tonia e un altro operatore ed è lei a ribadire che «per ogni emergenza siamo sempre disponibili e non abbandoniamo nessuno». C’è un appello: «Un cane in questo momento può davvero essere l’amico migliore e portare sorrisi e allegria nelle case, abbandonarli è disumano e da vigliacchi, nessuno lo faccia. Si può contattare la nostra struttura e cercheremo di aiutare tutti, ma non lasciate i cani per strada».
CRONACA
21 marzo 2020
Flavia, l’operatrice dell’oasi dei trovatelli: «Non abbandonate i vostri cani, non portano il virus»