CRONACA
8 aprile 2020
Coronavirus: “programmare la fase 2 solo con i test”
Non si può programmare la fase 2 senza colmare l’attuale “carenza dispositivi diagnostici”, ha detto l’infettivologo Massimo Galli dell’ospedale Sacco Milano, nel dibattito organizzato dalla pagina Facebook ‘Coronavirus – Dati e analisi scientifiche’. “Dobbiamo interrogarci sul perché l’Italia non abbia messo in piedi linee di diagnostica per passare alla fase 2, oggi prematura, ma da programmare altrimenti si rischia di spalmare la ripresa in un tempo infinito o anticipata, con il rischio di nuovi focolai”.