Torre del Greco. Durante i primi due anni alla guida della città, secondo le «leggende» circolate a palazzo Baronale, avrebbe indossato la fascia tricolore da sindaco perfino sul pigiama per andare a dormire. Così vedere Giovanni Palomba prima dare il via – insieme all’assessore Gennaro Granato – alla sesta tappa del giro d’Italia femminile di ciclismo e poi partecipare a un incontro istituzionale con il ministro allo sport Vincenzo Spadafora senza il «simbolo» da primo cittadino ha immediatamente messo in allarme i fedelissimi del leader della carovana del buongoverno uscita vincitrice dalle elezioni avvelenate del giugno 2018.
Perché a nessuno sfugge come alle porte ci sia un bivio cruciale per la turbolenta coalizione costruita intorno ai «superstiti» della squadra di governo cittadino targata Ciro Borriello e ai «fantasmi» del Pd: «Il risultato delle elezioni regionali determinerà il futuro dell’amministrazione comunale», la convinzione degli «addetti ai lavori». E gli ultimi exit-poll relativi alle possibilità di successo della coppia di candidati sostenuta da Giovanni Palomba e invisa a buona parte della maggioranza sembrerebbe avere allungato pericolose ombre sul primo cittadino.
Al punto da scatenare, alla vista della doppia passerella senza la fascia tricolore, ironiche battute: «Si starà abituando al post-voto», l’accoglienza all’arrivo alla kermesse organizzata dagli esponenti del Movimento 5 Stelle presso l’ex Santissima Trinità di largo Annunziata. In realtà, tuttavia, dietro la «separazione forzata» tra lo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio e la sua inseparabile «coperta di Linus» ci sarebbe una banale dimenticanza dello staff di Giovanni Palomba.
Insomma, in attesa dell’inevitabile crisi d’autunno, il primo cittadino – come annunciato all’indomani dell’ennesima bufera giudiziaria legata alla crisi rifiuti – resta al proprio posto. Con o senza fascia tricolore.
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