Sorrento. «La testa resta altissima. Farò un’opposizione costruttiva e non per partito preso. Il momento è assolutamente difficile, serve un salto di qualità nella gestione della cosa pubblica. Conta solo il bene della città. Massimo Coppola ha avuto ragione e gli faccio di cuore l’in bocca al lupo: mi auguro da cittadino e da leader dell’opposizione che faccia ottime cose nell’interesse di Sorrento».
Mario Gargiulo ha perso. Sognava di diventare sindaco di Sorrento, ma il verdetto del ballottaggio è eloquente. Coppola l’ha battuto in modo netto, con quasi 2.000 voti di scarto. «Il verdetto delle urne è chiaro e lo accetto senza problemi e con grandissima serenità – dice Gargiulo – Ho saputo costruire una squadra dinamica, entusiasta, professionale, in grado di fornire proposte serie e concrete per la città. Probabilmente ha pesato nei miei confronti l’etichetta che mi era stata affibbiata da Coppola, ovvero che fossi espressione della maggioranza uscente quando, nei fatti, Coppola politicamente è più vecchio di me e lo evidenzia sia lo stato dell’arte sia gli endorsement ricevuti nel corso degli ultimi giorni da diversi protagonisti della politica sorrentina e non solo. Ma queste cose ora non contano, da domani si torna a lavorare per la città nel completo rispetto dei ruoli che ci sono stati assegnati dagli elettori. I risultati sono sacri e si rispettano. Io, come già evidenziato ai miei sostenitori, sarò sempre attento a ciò che avverrà, con un atteggiamento equilibrato e senza preconcetti. Di cuore, davvero, conta che ci sia un’ottima amministrazione per Sorrento anche se come ho già esplicitato nel corso della campagna elettorale covo forti perplessità sulla fattibilità del progetto politico allestito da Coppola».
Ci sarà un confronto con il neo sindaco? «Io sono all’opposizione, lui è il primo cittadino chiamato a governare – risponde Gargiulo – Sono sostenuto e affiancato anche da molti giovani, che hanno saputo portare avanti iniziative e idee di livello. Non avrò alcun tipo di problema a valutare con obiettività l’operato della maggioranza. Sono libero, ho il cuore in pace e non mi metterò in minoranza per distruggere o mettere paletti né solleverò ombre gratuite né agirò in modo strumentale. Bensì osserverò il mio compito con determinazione per il meglio di Sorrento, perché qui si avverte il bisogno di una svolta radicale anche nel rapporto politico. Il mio gruppo resta vivo e vegeto, non spariremo e guai a pensare che siamo finiti. Non si è concluso nulla, la nostra esperienza amministrativa è appena iniziata e conto di far crescere ulteriormente la mia compagine, oggi minoranza in consiglio comunale».
Un auspicio per il futuro è «quello di vedere Sorrento rialzare la testa ed avere un’amministrazione, composta da maggioranza e opposizione, in grado di rispondere alle esigenze del territorio. Da parte mia e del mio schieramento, esisterà sempre un modo di fare aperto e positivo per ricostruire e andare avanti nell’esclusivo interesse supremo della collettività».