Nelle Rsa della Campania servono unità infermieristiche oltre a dispositivi di protezione individuale. Obiettivo: contenere il contagio dovuto al Covid 19 e tutelare la salute degli operatori. Sono le richieste di Confcommercio Salute e Cura della Campania che ha attivato sia la Prefettura di Napoli sia la Regione Campania. «Le strutture sociosanitarie (Rsa r2, r3) lanciano un grido di allarme perché stanno vivendo una fase di grandissima difficoltà nel reperire il personale infermieristico. Il fenomeno è aggravato dallo scorrimento delle graduatorie messo in atto dalle aziende sanitarie pubbliche facendo registrare una emorragia di personale sanitario che trasloca dalle organizzazioni “private accreditate” al sistema sanitario pubblico – sottolinea Salvatore Isaia, presidente Confcommercio Salute e Cura della Campania – Abbiamo scritto al prefetto di Napoli e all’Unità di crisi della protezione civile per segnalare l’assoluta necessità di reperire urgentemente nuovi infermieri professionali e per denunciare atti di speculazione e sciacallaggio effettuati sui dispositivi di protezione individuali indispensabili per la lotta al Covid-19», ha aggiunto Isaia. «Occorrono misure immediate di supporto per continuare ad assicurare all’interno delle Rsa i livelli di sicurezza garantiti grazie allo spirito di sacrificio del personale medico e sanitario. In mancanza di un intervento concreto da parte delle istituzioni – conclude il numero uno di Confcommercio Salute e Cura della Campania – saremo costretti a bloccare i nuovi ricoveri». Proprio in provincia di Napoli, la situazione delle Rsa è davvero allarmante. Innanzitutto, c’è la sconcertante vicenda della casa di riposo di Torre Annunziata dove ci sono già stati quattro decessi: a perdere la vita ospiti contagiati dal Covid 19 e lasciati soli dagli operatori che, dopo aver ricevuto l’esito del tampone, hanno lasciato la struttura. Sul caso c’è un’inchiesta della Procura di Torre Annunziata. In penisola sorrentina, ci sono 25 positivi nella Rsa Villa Simpliciano. Nei monti Lattari, focolai esplosi presso la struttura “Il Gelsomino” di Pimonte (due decessi) e nell’Oasi Padre Dehon di Sant’Antonio Abate (39 ospiti contagiati più 17 dipendenti). A Castellammare di Stabia, nell’Oasi San Francesco, 43 anziani e 15 operatori contagiati ma situazione sotto controllo. A Torre del Greco, 32 positivi (con un decesso).
CRONACA
16 novembre 2020
Focolai nelle Rsa, dossier in Regione: «Servono in fretta infermieri e dpi»