Uno dei tre gruppi di narcotrafficanti sgominati dalla Guardia di Finanza di Napoli (Gico e Nucleo di Polizia Economico Finanziaria), quello facente capo alla famiglia Genovese, acquistava partite di hashish da trasferire prima in Sicilia, attraverso l’intermediazione di un esponente del clan Cappello di Catania, e successivamente a Malta, dove un suo associato, Geremia Esposito, provvedeva ad immetterle nel locale mercato di stupefacenti. Emerge dalle indagini coordinate dalla DDA di Napoli che ha chiesto e ottenuto dall’autorità giudiziaria 10 arresti in carcere e 10 arresti ai domiciliari.A Malta Geremia Esposito, secondo gli inquirenti legato al clan Genovese di Torre Annunziata, era in contatto con Agatino Bonaccorsi, esponente del clan catanese. Era quest’ultimo ad agevolare i trasferimenti dello stupefacente. Entrambi figurano tra i destinatari delle misure cautelari in carcere. Gli altri gruppi di narcotrafficanti sgominati, invece, avevano la loro base tra Scampia e Secondigliano: si tratta delle famiglie Manzi e Dannier. Durante le indagini, quest’ultimo gruppo criminale, ritenuto vicino al clan Di Lauro, si è separato dalla famiglia Manzi ed ha cominciato a trafficare stupefacenti per conto proprio. Il gruppo dei Dannier, composto esclusivamente da appartenenti a quel nucleo familiare, si è rivelato, sempre secondo gli investigatori, un abile “broker” della droga, con molte “referenze” tra gli esponenti dei cartelli fornitori spagnoli e tra diversi affiliati di clan camorristici dell’area napoletana. Stabili sono stati infatti ai contatti tra i Dannier, i Di Lauro e i Caldarelli, rispettivamente a Secondigliano e nelle cosiddette “Case Nuove”, ai quali avevano proposto la fornitura dello stupefacente. Nel corso delle attività investigative sono stati eseguiti undici arresti e sono stati sequestrati 576 kg hashish, 11 kg cocaina e circa oltre 166mila euro in contanti e armi
CRONACA
2 febbraio 2021
Droga a Malta, 10 arresti: ramificazioni con i clan di Torre Annunziata