Torre del Greco. «Il sindaco è passato dalla carovana del buongoverno al bus turistico della politica». Si chiude così il manifesto firmato dai sei dissidenti della maggioranza pronti a stigmatizzare pubblicamente il ribaltone voluto da Giovanni Palomba a palazzo Baronale: a 10 giorni dal rimpasto grazie a cui si sono aperte le porte della giunta agli esponenti di Lega e Fratelli d’Italia, gli esponenti della federazione di liste civiche «Il Cittadino Ora Svolta» escono allo scoperto per ribadire il fermo e secco «no all’inciucio» per restare aggrappati alla poltrona.
Una dura presa di posizione, espressa attraverso un manifesto destinato a gettare ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche all’ombra del Vesuvio: «Con un’operazione degna del migliore trasformismo – scrivono i sei federati – il sindaco Giovanni Palomba ha dato vita a una sorprendente giunta, mettendo insieme un consistente pezzo di centrosinistra con Lega e Fratelli d’Italia. Perciò ha tradito il mandato elettorale conferito democraticamente dai cittadini di Torre del Greco».
Scaricando sei consiglieri comunali promossi dalle urne in maggioranza e accogliendo i «grandi sconfitti» del voto. A partire dall’ex nemico giurato Luigi Mele, già assessore dei disastri con Ciro Borriello, battuto al ballottaggio del 24 giugno 2018. «Ci chiediamo come farà a sedere accanto a un assessore leghista – prosegue il manifesto dei dissidenti – espressione dell’ex candidato a sindaco Luigi Mele, fino a qualche settimana fa pronto a inveire contro un’amministrazione comunale incapace e contro l’inefficienza della ditta incaricata dell’appalto dei rifiuti». Accuse «dimenticate» per indicare l’avvocato Immacolata Marra come nuova delegata all’ambiente: «Continueremo a denunciare questo inciucio politico – concludono i sei federati – destinata a trascinare inutilmente per altri due anni questa disastrosa esperienza di governo cittadino».
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