Pompei/Napoli. Un suono di macchine vive uscito dalla mente dei Retina.it, la gestualità, i passi, il cammino di una danzatrice contemporanea, Alessandra Sorrentino, i silenzi che rimbombano oltre la scena e transitano nelle segrete stanze del teatro Bellini, dietro le quinte solitarie, il palcoscenico nudo, la sinistra profondità dei corridoi, i fari delle gallerie che si abbassano sulla platea come un mantello di velluto scuro. Internal Freeze è una piccola danza esplorativa che racconta i teatri vuoti, orfani degli ingranaggi umani che li abitano e li manovrano: gli spettatori e gli attori da una parte e una miriade di figure invisibili dall’altra, quel popolo di fonici, attrezzisti, elettricisti, scenografi e più giù ancora, nel ventre della balena, i costumisti, i truccatori e i parrucchieri nascosti nei camerini.Alessandra Sorrentino mette in scena un video-viaggio onirico nel prestigioso teatro napoletano, grazie alla collaborazione tecnica e artistica di Daniele e Gabriele Russo. Un’esibizione a porte chiuse che ci conduce nel mondo dell’inconscio, “trasportandoci – sostiene la danzatrice di Pompei – in un flusso misterioso che scorre appena al di sotto del lockdown che stiamo vivendo e che è al tempo stesso sintesi oscura e luminosa di sorprendenti metamorfosi”.Il teatro come struttura fisica, architettonica, religiosa, ma anche tristemente solitaria e soffocante, ora che la pandemia occlude qualsiasi suggestione collettiva. “Consapevoli di trovarci in uno stand by che non si poteva prevedere, l’improbabile sta governando le nostre vite, nella quale anche il silenzio è uno strumento che ci aiuta a liberarci da un’atmosfera surreale e mortificante”. Alessandra si spinge nella rappresentazione. Il fantasma del palcoscenico cammina nell’anima dei luoghi lasciati incustoditi, nelle ombre sospese dei suoi abitanti, le opere, le vite, le voci degli anni passati e da venire.Notevole il contributo ambient dei Retina.it, la band pompeiana fondata da Lino Monaco e Nicola Buono, pilastro della musica elettronica italiana.“La narrazione del video, disponibile su Youtube, esalta il progresso della tecnologia che stiamo vivendo, surrogato delle esperienze reali, fino a renderlo il protagonista della nuova normalità. L’individuo contemporaneo ha un’immagine riflessa di sé mediata dalla rete e dallo schermo del proprio smartphone, strumento fondamentale per restare connessi con gli altri. Ma la connessione costante ci sta privando di una delle risorse più importanti nei momenti di sconforto: fare una pausa, riflettere e pensare in modo indipendente”, sostiene la danzatrice di Pompei. La Video-danza racconta e “abita” lo stato d’animo di tutti gli amanti del teatro costretti a vivere il profondo gelo avvertito senza stagioni teatrali sperando che il sipario di tutti i teatri possa presto riaprirsi.
(rocco traisci)