Non ce l’ha fatta Sonia Battaglia, l’insegnante di San Sebastiano al Vesuvio, che era finita in coma. La sua storia aveva fatto scalpore dopo la denuncia dei figli che avevano raccontato che la mamma si era sentita male a distanza di qualche giorno dalla somministrazione del vaccino. “Mia madre è sempre stata una persona in salute, non aveva malattie. Improvvisamente dopo aver fatto il vaccino ha cominciato ad avere febbre, poi a vomitare e ora è in rianimazione”. A raccontarlo era stato Raffaele Conte, figlio di Sonia la donna che è stata in rianimazione all’Ospedale del Mare di Napoli.
La donna era in coma farmacologico per una serie di patologie intervenute dopo la somministrazione il 1 marzo al centro dell’Asl Napoli 2 del vaccino Astrazeneca del lotto ABV5811, bloccato in tutta Italia. La donna lavorava nella segreteria dell’Itis Enrico Medi di San Giorgio a Cremano ed era stata convocata per il vaccino come tutto il personale scolastico: “Non voleva andarci – racconta il figlio Raffaele, 27 anni, insegnante – era molto spaventata, poi per senso civico, per riguardo verso gli alunni e i colleghi ha deciso di aderire”. Dopo il vaccino la donna ha avuto un po’ di febbre: “dopo due, tre giorni – racconta ancora il figlio – ha iniziato ad avere la febbre, poi le è passata. Ma il giorno dopo ha iniziato a vomitare forte tutto il giorno.
Le abbiamo dato un farmaco che ha avuto effetto ma il giorno dopo ha ripreso a vomitare. Poi ha iniziato a storcere il labbro, non riusciva a parlare bene. Il 13 mattina – continua il figlio – non riusciva a muovere il lato sinistro del corpo. Le chiedevamo di fare dei movimenti e lei pensava che stava muovendo il braccio, invece non era vero. A quel punto l’ho presa e l’ho portata io stesso all’Ospedale del Mare a Ponticelli. E’ entrata immediatamente e le hanno fatto una tac alla testa che ha evidenziato un’emorragia cerebrale. Poi ci hanno detto che aveva anche una occlusione dell’aorta causata da una placca. Ma non era finita, due ore dopo ci hanno detto che ha avuto dei trombi polidistrettuali e anche un infarto. A quel punto è stata messa in coma farmacologico. I medici non trovano una spiegazione, mia mamma era sanissima”.