Torre del Greco. Davanti ai dubbi e ai timori espressi da cittadini e commercianti della zona, l’assessore alla viabilità Cinzia Mirabella – ripescata in giunta dal trasformista Luigi Mele dopo il flop alle urne del 2018 – aveva garantito: «Il senso unico in via Curtoli andrà avanti in via sperimentale fino a settembre e poi tireremo le prime somme», la rassicurazione arrivata durante l’audizione in commissione trasparenza a palazzo Baronale.
Parole dimenticate in meno di due settimane, perché – una volta abbassati i riflettori su un dispositivo per la viabilità già bocciato all’epoca del sindaco Ciro Borriello – il comandante dei vigili urbani Salvatore Visone, a chiacchiere disponibile a organizzare un tavolo tecnico sulla vicenda, si è affrettato a ordinare l’istituzione di dodici stalli per la sosta gratuita delle auto e la sistemazione della segnaletica orizzontale per «blindare» il piano traffico caldeggiato dai due ex forzisti saltati sulla carovana del buongoverno guidata da Giovanni Palomba.
Controverse, poi, le considerazioni alla base dello sbarco degli stalli per la sosta – fino a oggi vietati, alla luce del doppio senso di marcia – in via Curtoli: «A seguito di apposita ricognizione, si è rilevata la necessità – si legge nel provvedimento – in relazione alle dimensioni della carreggiata».
Ovvero il motivo per cui era stato imposto il senso unico: «In pratica, la strada è stretta per il doppio senso – sottolinea l’ex vicesindaco Romina Stilo, presidente della commissione trasparenza – ma larga per gli stalli per la sosta: l’amministrazione comunale conferma la propria coerenza e capacità di ascoltare i cittadini. Meno di 15 giorni fa, l’assessore Cinzia Mirabella aveva ribadito il carattere sperimentale del dispositivo: ora già si è rimangiata la parola. Sia lei sia il suo “sponsor” Luigi Mele dovrebbero smetterla con le pagliacciate social e provare a dare risposte concrete ai cittadini. Che non meritano di essere presi pure in giro da chi, fino a oggi, non ha certamente brillato né in materia di viabilità né in materia di rifiuti».
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