A Capri la “digitalizzazione della giustizia”. E’ tornato sull’isola azzurra l’annuale appuntamento dei giudici del lavoro e dei magistrati di tutte le giurisdizioni interessati ai temi dell’innovazione. La ripresa avviene all’ombra dei Faraglioni dopo l’interruzione del 2020 dovuta alla pandemia, anno durante il quale ci fu solo un webinar. Una due giorni dove protagonisti sulla terra cara all’imperatore Tiberio sono stati i temi centrali nel dibattito nazionale. “La pandemia ha inciso sui diritti e doveri dei lavoratori, come sta cambiando e cambierà il processo del lavoro per effetto della Riforma Cartabia”. Questi sono stati gli argomenti della prima giornata presso la Sala Luigi Pollio del palazzo dei Congressi di Capri iniziata con “superare la carta: come evolvere le norme e le prassi organizzative per sfruttare le potenzialità della digitalizzazione”. Invece alla Certosa di San Giacomo sotto i riflettori c’è stato il tema della “digitalizzazione della giustizia e della sua modernizzazione, per favorirne la velocizzazione e l’efficacia conformemente al PNRR ed agli obiettivi europei”. Il parterre e i partecipanti all’evento isolano hanno potuto così prendere parte all’approfondimento del “tema dell’ufficio del processo, un istituto nuovo che porterà decine di migliaia di giovani a iniettare nuove energie sia pure per un tempo limitato nella giustizia, per ridurne l’arretrato, grazie ai fondi dell’Europa”.
Quindi focus sulle tematiche sul versante della giustizia ordinaria, amministrativa e tributaria.Ad aprire i lavori il saluto di benvenuto del sindaco di Capri Marino Lembo e gli indirizzi introduttivi a cura di Giorgio Lattanzi, presidente della Scuola Superiore della Magistratura, Pietro Curzio, primo presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Salvi, procuratore generale della Cassazione, Gabriella Palmieri Sandulli, avvocato generale dello Stato, Maria Masi presidente del consiglio nazionale forense, Giuseppe De Carolis di Prossedi, presidente della Corte di Appello di Napoli.