Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha aperto stamani a Sorrento il G20 Innovation League che precede la ministeriale dei Venti sul Commercio internazionale dell’11-12 ottobre, sempre nella città campana. Organizzato dalla Farnesina, in collaborazione con Ice-Agenzia, Cdp Venture Capital, Simest e in raccordo con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero per innovazione tecnologica e transizione digitale, all’evento si riuniranno start-up innovative provenienti da oltre 20 Paesi per presentare a investitori e imprese internazionali le soluzioni tecnologiche a cinque tra le maggiori sfide globali: le opportunità legate alle tecnologie pulite (le cosiddette clean tech), le potenzialità e i rischi dell’intelligenza artificiale, l’uso efficiente dell’internet delle cose (IoT), le città intelligenti e il futuro della mobilità, e infine il futuro della sanità. Nel solco dei pilastri di azione della Presidenza Italiana G20 (Persone, Pianeta e Prosperità), spiega la Farnesina, il G20 Innovation League intende stimolare nuovi investimenti internazionali nel settore dell’innovazione tecnologica e allo stesso tempo favorire la cooperazione per la ricerca di soluzioni alle sfide globali. La plenaria sarà aperta dal ministro Di Maio e dal collega dell’Innovazione tecnologica, Vittorio Colao, con il presidente dell’Ice, Carlo Ferro, e l’amministratore delegato di Cdp Venture Capital, Enrico Resmini. Al termine dell’evento, saranno premiate le 10 start-up con le proposte giudicate migliori dagli investitori e dalle imprese partecipanti.
Il ministro ha annunciato che inaugurerà il primo Polo Culturale e dell’Innovazione italiano “nelle prossime settimane nell’iconica città di San Francisco”.
“Siamo convinti che la contaminazione tra le catene produttive tradizionali e le soluzioni innovative sia la chiave per realizzare una crescita migliore, più sicura, più sostenibile ed equa. Per questo, oltre alla G20 Innovation League, abbiamo lanciato, insieme all’Ice, il Global Startup Program. Aiuta 150 startup italiane ad aumentare le proprie opportunità di business all’estero attraverso una concreta collaborazione con incubatori internazionali”, ha detto il ministro, spiegando che si tratta dello “stesso spirito che ci ha ispirato nel promuovere” il Polo. “Tutte queste iniziative daranno un ulteriore impulso all’ecosistema delle start-up italiane, che ha già mostrato dinamismo e resilienza durante la pandemia e che conta oggi su migliaia di fiorenti team e aziende. Il loro numero ha continuato a crescere negli ultimi due anni – ha sottolineato Di Maio – con un incremento di oltre l’8% nel 2020 rispetto al 2019 e di un ulteriore 14% nei primi sei mesi del 2021”.