Torre del Greco. Furono la «pietra dello scandalo» delle festività 2015-2016, costate una valanga di polemiche e un avviso di garanzia all’ex assessore ai lavori pubblici Luigi Mele e a diversi funzionari di palazzo Baronale. Ma oggi sarebbero potute diventare la «ciambella di salvataggio» della carovana del buongoverno guidata dal sindaco Giovanni Palomba e naufragata tra ritardi e gare deserte. Perché – visto l’esito della procedura pubblica promossa dall’amministrazione comunale – avrebbero potuto accendere il Natale (almeno) lungo le principali vie dello shopping del centro cittadino e della periferia: «Dove sono le luminarie acquistate all’epoca del sindaco Ciro Borriello?», la ricorrente domanda di chi conosce bene la tormentata e «cara» storia delle festività all’ombra del Vesuvio.
Le luci d’oro in un box
Ebbene, le «luci d’oro» acquistate durante il secondo mandato dell’ex deputato di Forza Italia sono desolatamente accatastate – come merce vecchia e senza valore – in un deposito del complesso comunale di viale Sardegna. Guaste e inutilizzabili. «Le luminarie del 2015-2016 sono state montate per diversi anni – conferma lo stesso Luigi Mele, oggi esponente della «maggioranza liquida» guidata da Giovanni Palomba – ma già lo scorso anno risultarono fuori uso. Per provvedere alla manutenzione, sarebbe stata necessaria una specifica gara d’appalto». Ovviamente, non prevista da un’amministrazione comunale pronta a investire la bellezza di 270.000 euro in nuove luminarie salvo poi lasciare l’intera città al buio per tutto il periodo delle festività natalizie.
La petizione 2.0
Non a caso, all’indomani della decisione del sindaco Giovanni Palomba di «convertire» i soldi per le luminarie in voucher da destinare alle fasce deboli del territorio, un gruppo di cittadini e commercianti ha lanciato su change.org – la piattaforma dedicata alle petizioni on-line – una raccolta firma virtuale per installare le luci di Natale a Torre del Greco: «La nostra amata città merita maggiore attenzione – la tesi a sostegno della crociata 2.0 – Dopo la pandemia e le festività del 2020 trascorse tra restrizioni e limitazioni, la città e i suoi cittadini meritano di fare questa anche con le luminarie, Le luci di Natale non sono solo un abbellimento per le strade, ma attirano persone e aiutano le attività commerciali pesantemente colpite da lockdown e dpcm vari». La petizione in poche ore ha raccolto centinaia di firme. Magari inutili per «salvare» le festività all’ombra del Vesuvio, ma sufficienti a rappresentare il malcontento per l’ultimo autogol di Giovanni Palomba & company.
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