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Campania, 10mila casi. Allarme ospedali, il Loreto Mare si prepara a ridiventare Covid hospital
CRONACA
29 dicembre 2021
Campania, 10mila casi. Allarme ospedali, il Loreto Mare si prepara a ridiventare Covid hospital
Redazione

Quasi 10mila nuovi contagi, un tasso di incidenza all’8,8 per cento. E’ vero che la situazione nelle terapie intensive resta gestibile, ma la crescita incessante dei ricoveri in degenza – oggi a quota 587, rispetto a ieri +53, l’incremento più consistente degli ultimi mesi – comincia a fare paura. E così ci si prepara a far fronte alle conseguenze di un incremento ormai esponenziale: il Loreto Mare di Napoli il 3 gennaio tornerà ad essere esclusivamente Covid Hospital, come nei periodi più difficili delle prime ondate.

Commenta il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva: “Una decisione che non avremmo voluto dover prendere, ma che ora si rende imprescindibile”. Entro lunedì 3 gennaio, dunque, al presidio ospedaliero Loreto Mare saranno riattivati 50 posti letto di degenza ordinaria Covid-19 che si aggiungono ai posti letto dedicati al Covid-19 e già attivi all’Ospedale del Mare che offre 24 posti letto di terapia intensiva presso le strutture modulari e 47 posti letto di degenza ordinaria nell’area day surgery. La direzione generale dell’ASL Napoli 1 Centro ha anche disposto, per garantire continuità di cura ai pazienti affetti da patologie che non posso essere sospese o rinviate, il trasferimento temporaneo delle Unità Operative di Ematologia e Oncologia al presidio ospedaliero San Giovanni Bosco. Gli ospedali sono in affanno, si materializza il rischio di una diminuzione dell’assistenza per le altre patologie, e così il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Bruno Zuccarelli, chiede al Governo di varare subito una contromisura: l’obbligo di vaccinazione per tutti.

Il contagio corre in tutta la Campania, i sindaci di Ercolano e Torre Annunziata lanciano allarmi per la diffusione dei casi, l’ospedale di Avellino sospende le visite ai pazienti di qualsiasi tipo, a scopo precauzionale. Restano lunghissime le file per i tamponi, complice l’imminente capodanno con relative feste e accesso ai ristoranti, e va avanti a ritmo serrato anche la campagna vaccinale. Ma l’alto numero di contagi e quarantene comincia a ripercuotersi quotidianamente su alcuni servizi: da domani l’Eav, azienda campana che gestisce la ferrovia Circumvesuviana, rimodula il servizio con una riduzione delle corse dell’11 per cento. In pratica, per fare fronte all’indisponibilità non programmata di personale, da domani 30 dicembre per le linee vesuviane saranno garantite 206 corse delle 236 del programma. Sulle linee flegree il dispositivo decorre da domenica 2 gennaio e garantirà 180 corse delle 197 previste.

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