Torre del Greco. Il sindaco Giovanni Palomba rischia la disfatta in consiglio comunale e gli esponenti del M5S di palazzo Baronale – inutilmente «corteggiati» dallo storico esponente della Dc all’ombra del Vesuvio per saltare sulla sgangherata carovana del buongoverno di palazzo Baronale – incalzano il Pd: «Basta giocare a nascondino perché ora bisogna svelare le vere intenzioni politiche», l’invito dal sapore di sfida lanciato dal capogruppo Vincenzo Salerno e dalla collega Santa Borriello.
I conti non tornano
Dopo il flop di metà settimana – niente numeri in consiglio comunale per la prima volta dall’inizio del mandato – Giovanni Palomba e la sua «risicata» maggioranza sono attesi in aula per discutere in seconda convocazione atti e debiti fuori bilancio. Ferma restando l’assenza «forzata» di Antonio D’Ambrosio – bloccato a casa dal Covid-19 – il primo cittadino è convinto di recuperare i «ritardatari» dell’ultima seduta: l’arrivo fuori tempo massimo di Pasquale Brancaccio e Carmine Gentile è stato, infatti, archiviato come un «banale contrattempo» e non come un «segnale» inviato alla coalizione. «In ogni caso – il ragionamento dell’opposizione di palazzo Baronale – potremmo essere dodici contro dodici e bloccare tutti i provvedimenti». Se poi qualche «infiltrato» del Pd dovesse seguire i traditori della maggioranza Gaetano Frulio e Luisa Liguoro – entrambi legati a Luigi Mennella, pronto all’ennesima caccia a una candidatura a sindaco della sua sfortunata «carriera» politica – la «partita» per Giovanni Palomba & company sarebbe in ripida salita.
Giù la maschera
Di qui, l’appello dei pentastellati di palazzo Baronale. «è il momento di verificare le vere intenzioni politiche e di smettere di nascondersi dietro la velina di ipocrisia raccontata in questi anni dal Pd – sottolineano Vincenzo Salerno e Santa Borriello -. Nonostante nel 2018 siano riusciti clamorosamente a fallire la presentazione alla corsa elettorale, perfino i muri del Municipio sanno di avere avuto da sempre soggetti coinvolti in questa amministrazione comunale, tra consiglieri amici, assessori indicati e funzionari nominati». Chiaro il riferimento ai «risultati» prodotti dal «tandem politico» tra Giovanni Palomba e il consigliere regionale Loredana Raia, la prima a festeggiare la vittoria del «mobiliere» al ballottaggio del 24 giugno del 2018. «Oggi è giunto il momento di fare le pressioni giuste per staccare la spina – concludono i grillini del Comune -. Purtroppo ogni volta che abbiamo lanciato questo appello, l’unica voce di opposizione all’attuale amministrazione comunale è stata quello del segretario cittadino Salvatore Romano. Ma ora non basta più e soprattutto non può essere lasciato solo».
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