Credere in sé stessi, lavorare ancora di più e continuare senza perdere alcun tipo di certezze. Alla ripresa degli allenamenti, Caneo ha analizzato con squadra e staff gli errori commessi nella partita di domenica contro il Catania. Senza dubbio è stata la prestazione in assoluto più brutta di questa stagione dei corallini che hanno davvero combinato poco sotto l’aspetto della proposta di gioco. L’assenza di Varutti non è roba da poco, se a questo aggiungiamo i problemi fisici di Santaniello e una condizione ancora non ottimale di Giannone, diventa quasi fisiologico che la qualità generale un po’ vada a scemare. Perdere non fa piacere a nessuno, la dirigenza come sempre ha dato pieno appoggio a mister e squadra che finora hanno avuto un cammino entusiasmante per gioco e risultati ottenuti. È chiaro però che nel calcio non si può vivere di ricordi e, memori di quanto accaduto lo scorso anno quando ci fu una serie consecutiva di sconfitte che fecero sprofondare la Turris ad un passo dalla zona play out, la società ha al contempo richiamato un po’ tutti a stare sul pezzo senza demoralizzarsi o cullarsi sugli allori perché la stagione è ancora molto lunga.

Le note liete
Nel grigiore della sconfitta di domenica, ci sono stati però due raggi di sole se vogliamo chiamarli così. Il primo è senza dubbio Nunziante, da un suo tiro è nata di fatto la rete del provvisorio 1-2. Un guizzo, quello del ragazzo di Cava de’ Tirreni, che fa ben sperare sul suo stato di forma che sembra crescere partita dopo partita. L’altro è Ghislandi, autore del suo primo gol tra i Professionisti. Una gioia non da poco anche se avrebbe voluto festeggiare questo traguardo con un risultato decisamente diverso per la sua squadra. La rete messa a segno può rappresentare finalmente la luce in fondo al tunnel per questo ragazzo scuola Atalanta che sta finalmente riuscendo ad avere una certa continuità d’utilizzo dopo aver tribolato parecchio per un problema alla caviglia che l’ha tenuto fuori diverse settimane. È sicuramente un’ottima notizia per Caneo che fa degli esterni uno dei ruoli chiave per il suo gioco. Al ‘Ghisla’ viene chiesto un lavoro maggiormente di spinta con i famosi tagli verso l’area di rigore tipici del Gasp. Davide, alla sua prima stagione tra i big, sta imparando tanto e spera di non fermarsi qui sotto il punto di vista realizzativo.
Bruno Galvan