Torre del Greco. La guerra dei rifiuti tra amministrazione comunale, operatori ecologici e ditta Buttol provoca l’ennesima emergenza rifiuti all’ombra del Vesuvio e rischia di costare il posto di lavoro a 10 netturbini. Da una parte, infatti, i lavoratori della Nu hanno avviato i due giorni di sciopero annunciati dalle sigle sindacali di categoria. Dall’altra, invece, il colosso ambientale incaricato dei servizi di igiene urbana in città avvia le procedure finalizzati a ulteriori licenziamenti per giusta causa. In mezzo, interi quartieri sprofondati sotto cumuli di spazzatura e trasformati in discarica.
Il pugno di ferro
I due giorni di sciopero sono scattati proprio in concomitanza con i nuovi licenziamenti decisi dalla ditta Buttol. «Per quanto riguarda i disservizi causati da operatori ecologici e, in particolare, gli addetti allo spazzamento – si legge in una nota diffusa dall’azienda ecologica – sono state avviate le procedure finalizzate a ulteriori licenziamenti per giusta causa. Infatti sono state riscontrate le segnalazioni pubbliche del consigliere delegato ai rifiuti Luigi Mele in merito a criticità lamentate sul territorio. Dalle relazioni giornaliere è stata accertata la condotta irregolare di dieci dipendenti, regolarmente pagati in media circa duemila euro al mese». In pratica, le circostanziate denunce social del trasformista di palazzo Baronale – in tandem con l’assessore «ufficiale» all’ambiente Cinzia Mirabella – avrebbero consentito alla ditta Buttol di individuare e punire i «fannulloni» del cantiere Nu. Un’altra pioggia di licenziamenti, in aggiunta ai provvedimenti già scattati a inizio gennaio dopo la valanga di «malattie sospette» in occasione delle festività natalizie.
Inizio 2022 da incubo
La prima giornata di astensione dal lavoro degli operatori ecologici ha già trasformato interi quartieri in discariche a cielo aperto. In diversi casi, a partire dalla trafficata rotonda di Sant’Antonio, i sacchetti hanno invaso la sede stradale con inevitabili disagi alla circolazione delle auto e non solo. Un disastro in linea con un inizio di 2022 da incubo, con frequenti «frenate» sul fronte della raccolta e la «tegola» del sequestro del cantiere Nu di viale Europa per precedenti abusi edilizi. «Ancora una volta l’azienda è dovuta ripartire da capo, riorganizzando il servizio e utilizzando aree di città limitrofe – prosegue la nota della ditta Buttol -. Come se non bastasse ci si ritrova di fronte a un nuovo sciopero, stavolta di due giorni e indetto solo per Torre del Greco, dopo avere convocato le organizzazioni sindacali che hanno preferito disertare l’incontro». Insomma, la guerra dei rifiuti potrebbe non finire qua.
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