Torre del Greco. La volata è stata lanciata ufficialmente dall’ex sindaco Ciro Borriello a poche ore dal flop della mozione di sfiducia a Giovanni Palomba: «Sento sempre più il dovere morale di farlo», il messaggio affidato ai social e capace di infiammare il popolo del web. Ma il chirurgo plastico di via del Monte non è l’unico a guardare già al voto del 2023, anzi. Fallito il golpe promosso dal Pd – in primis dal «candidato per tutte le elezioni» Luigi Mennella per finire al consigliere regionale Loredana Raia – tutte le forze politiche sono pronte a dare il via alla «guerra di successione» a palazzo Baronale.
L’obiettivo del bis
Dovesse riuscire a completare il mandato – l’ultimo scoglio è rappresentato dall’approvazione del bilancio, in arrivo a marzo in consiglio comunale – Giovanni Palomba diventerebbe automaticamente candidato al bis alla guida della quarta città della Campania. Partendo da uno «zoccolo duro» già capace di dimostrare la propria fedeltà in aula e – aspetto non secondario – in difficoltà a trovare una nuova «collocazione» all’interno dei classici schieramenti di centrodestra e centrosinistra. La scelta delle liste civiche – sperimentata con successo nel 2018 – resterebbe la «strada maestra» per staccare un nuovo pass per il consiglio comunale.
La rincorsa del Pd
La mancata approvazione della mozione di sfiducia a Giovanni Palomba dovrebbe avere risolto al Pd l’eterno «problema» della candidatura a sindaco di Luigi Mennella. Il fallimento della strategia orchestrata da Loredana Raia potrebbe portare all’ennesima guerra interna ai democrat, con il segretario cittadino Salvatore Romano pronto a rivendicare maggiore «autonomia» per il circolo territoriale. Insomma, il rischio di dovere ricostruire sulle macerie è concreto. Ma i nomi non mancano: a partire dall’avvocato Michele Polese – forte del sostegno dell’onorevole Lello Topo – fino a Luisa Liguoro, da tempo impegnata sotto traccia a creare le condizioni per una candidatura a sorpresa. Ma a «minacciare» le ambizioni di governo cittadino dei dem potrebbero essere gli alleati del M5S. Nel 2023 l’attuale deputato Luigi Gallo non potrà correre per la terza volta alla Camera e il suo nome potrebbe essere «speso» dai pentastellati al tavolo del centrosinistra, con buona pace del Pd.
Le anime di centrodestra
Il gruppo di Forza Italia – guidato dal commissario cittadino Dario Colombo e oggi rappresentato in aula da Romina Stilo e Carmela Iacomino – punta a costruire, intorno all’ex vicesindaco, una coalizione in grado di sfidare gli ultimi due sindaci e non solo. L’attuale delegato ai rifiuti Luigi Mele, a dispetto dei disastri registrati sul fronte Nu, vuole riprovare la scalata alla fascia tricolore dopo la sconfitta del 2018: al momento, l’unica strada sarebbero le liste civiche. Lancia, invece, un «appello a tutte le forze d’opposizione all’attuale amministrazione comunale» il soldato Luigi Caldarola. Obiettivo: costruire una coalizione in grado di segnare un reale cambio di passo e registro rispetto agli ultimi 10 anni.
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