Bruno Caneo da calciatore è stato un mediano vecchio stampo.
Dopo aver esordito in Serie D col Thiesi, fu ingaggiato dalla Roma per la stagione 1976/77, ma non esordì. L’anno dopo giocò in Serie C a Prato e, nel 1978/79, contribuì alla promozione in Serie B del Parma, con cui esordì nella cadetteria. Il 1980/81, fa la prima conoscenza col Genoa, indossando la maglia rossoblu e conquistando la promozione in Serie A. La stagione successiva, debutta nella massima serie, in una gara disputata a Como, il 20 settembre 1981 e terminata in parità, 1-1. E’ questa, la prima di tre presenze; poi, l’avventura in A si interrompe, perché il centrocampista, il mese dopo, va a giocare in Serie B col Palermo. Dal settembre 1982 all’estate del 1984, gioca nella stessa categoria col Perugia e poi, l’anno successivo, nel Pisa e con i toscani, risale nella massima serie. Nel 1988/89, va a giocare a Cosenza, neopromosso in Serie B dopo ventiquattro anni di assenza. Smette l’anno dopo, ancora con la maglia dei calabresi. Una carriera in cui Caneo si è tolto diverse soddisfazioni tra cui anche quella di affrontare e marcare Diego Maradona nelle sfida del Pisa contro il Napoli.
Da allenatore, ha iniziato a Mantova dove, da vice allenatore, è rimasto dal 1991 al 1994. Nel 1995/96, va ad allenare il Cecina in C2, l’anno dopo scende in Serie D per sedere sulla panchina del Messina. Sempre nel Campionato Nazionale Dilettanti, torna in Liguria nel 1997/98 per allenare il Savona, poi torna in Calabria per due stagioni a Rende (1998-2000). Dal 2001 e per due stagioni, ha allenato la formazione Primavera del Parma, mentre, dal 2006 al 2011 è stato viceallenatore del Genoa. Lavorare a fianco di Gasperini è stato determinante perchè Caneo ha fatto suo i dettami di Gasp trapiantati alla Turris che in questo campionato è una delle squadre che gioca il miglior calcio.
SPORT
10 marzo 2022
Vita da mediano per Caneo: marcò Maradona