Torre del Greco. Prima l’assemblea studentesca, poi la manifestazione all’interno della villa comunale: striscioni, slogan e cori per respingere l’ultimo «assalto» dell’Asl Napoli 3 Sud e «salvare» la storica sede dell’istituto tecnico nautico Cristoforo Colombo. E’ la protesta organizzata dagli alunni della scuola superiore di corso Vittorio Emanuele all’indomani della lettera inviata dal legale dell’azienda sanitaria locale per ottenere – alla luce di un recente pronunciamento del tribunale di Torre Annunziata – la restituzione dell’immobile entro 30 giorni.
In pratica – entro la fine dell’anno scolastico – la scuola guidata dalla preside Lucia Cimmino potrebbe essere «sfrattata» dall’edificio di proprietà dell’Asl Napoli 3 Sud, intenzionata a realizzare all’interno della villa comunale una «casa di comunità». Un vero e proprio schiaffo a un istituto superiore capace di formare generazioni di ufficiali della marineria italiana, diventando tra le scuole italiane inserite nel sistema di qualità della formazione nautica. «Oggi l’istituto tecnico nautico sta per perdere la sua sede perché destinata a differenti scopi – confermano alcuni docenti – e, fino a oggi, non è stata fornita alcune alternativa sul territorio utilizzabile nell’immediato». Con buona pace degli impegni assunti dalle istituzioni per ricavare le aule necessarie alle attività didattiche in una palazzina degli ex Molini Meridionali Marzoli.
Di qui, la decisione degli studenti del «Cristoforo Colombo» di scendere in piazza in prima persona per difendere il proprio diritto allo studio e le proprie aspettative professionali. Gli alunni, attraverso slogan «coloriti» e striscioni contro l’Asl Napoli 3 Sud, hanno provato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle ricadute sul tessuto economico e sociale della città di un’eventuale «scomparsa» dell’istituto tecnico nautico: «Aiutate il nostro futuro», il disperato appello dei giovani pronti a «occupare» le scale del parco pubblico di corso Vittorio Emanuele. «A breve, la città si vedrà spogliata dell’ennesima istituzione pubblica – concludono i promotori della manifestazione – Per questo motivo, la sede degli ex Molini Meridionali Marzoli promessa alla nostra scuola deve diventare subito realtà».
Un grido d’aiuto raccolto dal sindaco Giovanni Palomba, arrivato in villa comunale per un confronto con i ragazzi: «La questione interessa principalmente Città Metropolitana – la premessa del primo cittadino – ma il Comune ha già messo a disposizione la palazzina G degli ex Molini Meridionali Marzoli. Proprio oggi alcuni tecnici dell’ex Provincia hanno effettuato un sopralluogo in via Calastro per valutare gli interventi del caso». Chiaramente, tuttavia, i tempi di realizzazione e consegna della nuova sede sarebbero lunghi: «Credo sia necessario un tavolo di confronto tra Città Metropolitana, Asl Napoli 3 Sud, Regione Campania e Comune per concertare insieme una soluzione – conclude lo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio – Se la soluzione degli ex Molini Meridionali Marzoli proposta dal Comune non dovesse essere giudicata “praticabile” si potrebbero valutare differenti ipotesi. Penso, solo a titolo di esempio, all’ex patronato di via Pino a due cime di proprietà di Città Metropolitana oppure all’ex Onpi di via Giovanni XXIII di proprietà della Regione Campania». Un ventaglio di possibilità per provare a salvare una scuola-simbolo della città del corallo e il futuro di migliaia di aspiranti «lupi di mare».
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