La Figc ha pubblicato i compensi che le società professionistiche pagano ai procuratori per i trasferimenti dei calciatori dall’1 gennaio al 31 dicembre 2021. La situazione in serie C resta paradossale con società che hanno pagato cifre davvero importanti ai procuratori. Al primo posto c’è il Pescara con 775.965 euro, una somma tra le più alte in assoluto degli ultimi anni in terza serie. Dopo gli abruzzesi troviamo nelle prime cinque di questa speciale classifica la Virtus Entella 557.996, la Triestina 464.373, il Bari 397.163 e la Reggiana con 257.129 euro. Il totale speso dalle partecipanti ai tre gironi per provvigioni e consulenze ai procuratori sportivi è stato poco sopra i 5 milioni. Per la precisione: 5.322.983,77 euro. Rispetto alla stagione precedente, c’è stato un aumento di oltre 1 milione. Nel 2020, il dato complessivo sforava leggermente i 4.2 milioni.
Le campane di Lega Pro
Guardando alle società della nostra regione, a comandare la graduatoria delle società che hanno speso di più in termini di provvigioni pagate agli agenti è l’Avellino del patron D’Agostino che ha dichiarato 190.219, 20 euro.
Un dato che fa ancora più rumore se pensiamo al fatto che si tratta del secondo importo più alto del girone C dopo il Bari. Parametrando tutto alla classifica del 2020, gli irpini hanno quasi quintuplicato la spesa visto che in quella annata avevano tirato fuori 42.210, 83 euro. La Turris è il secondo club ad aver pagato di più agli agenti nell’anno solare 2021 con 51.045,80 euro. Come per i biancoverdi, anche per i corallini si è avuto un incremento su questa voce di bilancio. L’anno precedente, la società di Colantonio aveva sborsato intorno ai 20mila euro (19.535,15).
È evidente che anche qui la cifra sia stata più che raddoppiata guardando la stagione corrente. Chi invece è riuscito ad effettuare un sostanzioso taglio rispetto al penultimo dato reso noto dalla Figc è la Juve Stabia. Nel 2020 infatti, i gialloblu avevano fatto registrare 97.194,64 euro di commissioni pagate ai procuratori. Adesso la situazione è stata alleggerita in parte. La famiglia Langella è riuscita ad abbattere in parte questa voce di costo onerosa riuscendo a portarla a poco più di 45 mila euro. Parliamo più della metà rispetto all’annualità precedente. Fanalino di coda è la Paganese che per il secondo anno consecutivo fa registrare zero. Insomma, il calcio italiano continua a piangere miseria chiedendo anche aiuti governativi. La realtà, nessuno si senta offeso, è che l’unica categoria, conti alla mano, che a fine anno si arricchisce sempre di più è quella dei procuratori sportivi.
Bruno Galvan