Decenni dopo il picco di popolarità, cosa rende, oggigiorno, ancora attrattivo per tanti l’utilizzo di una macchina fotografica istantanea? Probabilmente la stessa peculiarità che le diede grande notorietà al momento del lancio, la possibilità di immortalare momenti fugaci con uno scatto, ottenendone subito la stampa. Uno dei limiti delle analogiche istantanee, adesso come allora, è però la quasi certezza, non essendoci prima della stampa un controllo di quanto scattato, di sprecare qualche posa.
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A superare questo inconveniente ci pensa la instax mini Evo di Fuijfilm, una fotocamera ibrida che consente di decidere quali immagini stampare e quali memorizzare per un uso successivo.
Oltre al vaglio pre stampa, attraverso un display posteriore da 3 pollici, offre anche connettività Bluetooth con lo smartphone e un obiettivo da 28 mm f/2 in grado di mettere a fuoco anche alla distanza di 10 cm.
Misurando 122,9 x 87 x 36 mm e pesando 285 grammi, la mini Evo si può facilmente inserire in una borsa di dimensioni normali. Il fatto che l’obiettivo sporga solo di 7 mm favorisce ulteriormente la portabilità.
È caratterizzata un look retrò, soprattutto nella parte anteriore e superiore, mentre sul retro, l’LCD svela la sua “vera età”. L’esterno è un mix di plastica color argento e rivestimenti in ecopelle nera.
Ha un totale di 15 controlli (incluso un D-pad) che comportano, non essendo tutto intuitivo, di dover fare un minimo di pratica per utilizzarla al meglio.
Ad esempio, quella che sembra una leva di avanzamento della pellicola è in realtà il comando per stampare la foto che si sta vedendo sullo schermo.
La ghiera in alto non serve per regolare la velocità dell’otturatore, ma per selezionare il filtro pellicola digitale. L’obiettivo può essere ruotato non per regolare la messa a fuoco o l’apertura del diaframma, ma per cambiare il tipo di effetto lente.
Da segnalare che il design la fa apparire come una fotocamera con orientamento orizzontale standard – c’è persino un attacco per slitta a freddo nella “parte superiore” – ma in realtà i pulsanti etichettati e l’interfaccia utente sul display suggeriscono che è preferibile utilizzarla con un orientamento verticale. In questo modo, infatti, le stampe che escono dalla feritoia laterale (o per meglio dire in alto) della fotocamera, avranno un’immagine con bordi sottili sui lati, medio in alto e grande in basso. Scattare una foto con orientamento orizzontale ha come conseguenza quella di avere una stampa con bordi irregolari sui lati.
La mini Evo con il suo sensore CMOS da 1/5 di pollice cattura foto da 4,9 megapixel (2560 x 1920 pixel). Qualcosa che ha un bell’aspetto stampato su un supporto da 5,4 x 8,6 cm non sempre è altrettanto bello se visto a piena risoluzione sul laptop. In ogni caso le immagini ottenute sono sempre più che decenti per essere pubblicate sui social.
La fotocamera compensa la mancanza di gamma dinamica e dettagli aumentando il contrasto, così da definire meglio gli oggetti in stampe così piccole.
Mediante i 10 filtri digitali e i 10 effetti lente è possibile ottenere un totale di 100 diverse combinazioni per scatti unici e irripetibili.
Tra gli effetti dell’obiettivo Vignette, Soft focus e Blur appaiono esagerati in termini di forza. L’effetto Fisheye crea una cattiva distorsione a barilotto piuttosto che una parvenza di vista fisheye ultra-ampia. Bello l’effetto Half Frame che consente di stampare due foto catturate consecutivamente su un’unica stampa.
Tra i filtri pellicola, i nostri preferiti sono Retro, i colorati Blu, Rosso e Giallo e Monocromatico. Bisogna andare nei menù per gestire esposizione, bilanciamento bianco o utilizzare l’autoscatto, il flash e la modalità macro. Il tutto, come verificato durante la nostra prova, è abbastanza semplice.
Per fare un selfie basta rivolgere l’obiettivo verso il proprio volto, a una distanza tra i 30 e i 50 cm, verificare l’inquadratura, utilizzando un piccolo specchio, e quindi scattare mediante l’apposito tasto anteriore, duplicato di quello presente nella parte superiore.
La memoria interna della fotocamera può memorizzare circa 45 fotografie, ma è possibile memorizzare più immagini inserendo una scheda di memoria (necessaria anche per aggiornare il firmware) nell’apposito slot.
La batteria integrata agli ioni di litio permette di scattare fino a 100 foto e si ricarica in circa 2,5 ore.
Attraverso l’app instax mini Evo Smartphone, che utilizza la tecnologia Bluetooth, è possibile inviare sul proprio smartphone tutte le foto scattate con la mini Evo.
Inoltre, è possibile con la funzione “Direct Print” utilizzare la mini Evo come stampante per le foto presenti nello smartphone. E non è tutto, sono presenti anche funzioni di scatto remoto e opzioni di archiviazione delle immagini.
Stampando su pellicola istantanea instax mini, la mini Evo offre la più alta qualità di stampa istantanea instax, mai raggiunta finora, con 600 dpi se stampata direttamente dalla fotocamera. La pellicola istantanea mini instax classica, con bordo bianco, è disponibile nella confezione singola da 10 scatti al prezzo suggerito di 9,99 euro e nella confezione da 20 scatti al prezzo suggerito di 17,99 euro. La nuova pellicola istantanea instax mini Stone Gray, con elegante bordo grigio, è disponibile in una confezione singola da 10 scatti al prezzo suggerito di 10,99 euro.
La instax mini Evo è attualmente in offerta su Amazon a 192,70 euro.
Gennaro Annunziata