C’è un pezzo di storia di Terzigno che rischia di essere cancellato per sempre. Dopo novant’anni, le porte dell’oratorio Don Bosco potrebbero chiudersi e mai più riaprire. Costringendo la città vesuviana a privarsi di un altro presidio importantissimo, forse il centro di aggregazione più importante che il territorio possa vantare. Nei locali di quella struttura a due passi dal centro sono passate generazioni di terzignesi, migliaia di bambini dal 1932 a oggi hanno giocato sul campetto consumato dal tempo. Dalla guerra a oggi, gruppi di ragazzi hanno studiato in quel centro realizzato grazie alla generosità di decine di terzignesi che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione dell’oratorio. Nonni che hanno visto crescere i propri nipoti, che a propria volta hanno mandato lì i propri figli a fare attività di ogni genere. Tanti hanno ascoltato e sono cresciuti con gli insegnamenti delle suore salesiane che sulle orme di San Giovanni Bosco hanno formato migliaia di persone. Nello spirito, prima ancora che nello studio o nello sport. Lì sono nati amori, si sono cementificate amicizie. Eppure le porte della casa dei salesiani a due passi dalla chiesa dell’Immacolata Concezione rischiano di chiudere per sempre. La decisione dell’ufficio di Ispettoria meridionale dei salesiani, da cui le 4 suore che gestiscono i locali dipendono, protende verso lo stop alle attività. Le cause? Pochi fondi per il mantenere la struttura e la carenza vocazionale delle suore non permetterebbero la sopravvivenza dell’oratorio della città vesuviana. Così in vista di una riorganizzazione di tutte le risorse, a farne le spese potrebbero essere alcune strutture dei paesi più piccoli. Tra cui l’oratorio di Terzigno, costruito novant’anni fa e che oggi rischia una chiusura dolorosissima per la comunità. Anche perché negli ultimi anni oratorio e istituzioni hanno fattivamente collaborato nell’ambito di numerose manifestazioni per la tutela del territorio.La decisione di chiudere l’oratorio Don Bosco ha spinto la città a scendere in piazza. Questa sera, alle 18, in piazza Troiano Caracciolo del Sole è prevista una “protesta pacifica” per dire “No” alla chiusura dell’oratorio. «Non possiamo perdere un centro di aggregazione fondamentale per i nostri giovani», dicono gli organizzatori. In piazza semplici cittadini e componenti di associazioni e istituzioni. Tutti cresciuti nell’oratorio che ora rischia la chiusura.
CRONACA
19 aprile 2022
Dopo novant’anni l’oratorio di Terzigno rischia la chiusura, oggi sit-in in piazza