TORRE ANNUNZIATA – Aveva trasformato la propria abitazione in una sorta di ”droga-shop”, dove erano custoditi tra l’altro cinque chili e mezzo di marijuana. Per questo motivo a Torre Annunziata è stato arrestato Raffaele Sperandeo, 34 anni, già noto alle forze dell’ordine. Dovrà rispondere di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.
L’arresto rientra nell’ambito dei servizi ad ”Alto Impatto” disposti dal Comando provinciale di Napoli e condotti dai carabinieri della compagnia oplontina che hanno passato al setaccio le strade della città, grazie anche al supporto dei militari del reggimento Campania e al ‘”fiuto” delle unità cinofile di Sarno. Controlli e perquisizioni a tappeto che hanno portato complessivamente a cinque arresti, con 77 persone identificate e 28 veicoli controllati. In particolare, nella casa di Sperandeo i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato cinque chili e mezzo di marijuana. Ma non è stato semplice trovare la sostanza stupefacente: l’abitazione del trentaquattrenne era protetta da un sistema di videosorveglianza e la droga, 22 involucri, era nascosta in più parti della casa. Sequestrato anche il sistema abusivo di telecamere e il materiale per il confezionamento della droga. L’uomo è ora in carcere in attesa di giudizio.
Durante le operazioni i militari hanno arrestato anche Pasquale Ammirati, 33 anni di San Giuseppe Vesuviano, sorpreso all’interno del parcheggio di un’attività commerciale di Poggiomarino mentre rubava componenti dalle auto parcheggiate. Ammirati è in attesa di giudizio. Tre infine gli arresti su disposizione dell’autorità giudiziaria: si tratta di un 32enne di origini bulgare sorpreso più volte all’esterno della sua abitazione di Boscoreale dove era sottoposto agli arresti domiciliari e di due uomini di 37 anni di Torre Annunziata e 39 anni di Poggiomarino accusati sempre di evasione dai domiciliari.