Portici. Quindici punti percentuali guadagnati rispetto alla già facile «passeggiata elettorale» del 2017, mille voti e un seggio «rosicchiati» al Pd con la sua lista civica, solo due scranni lasciati ai rivali in consiglio comunale. I numeri dell’ultimo boom alle urne del sindaco Vincenzo Cuomo – al quarto mandato alla guida di palazzo Campitelli – fotografano un’impresa senza precedenti all’ombra della Reggia. Dove quattro votanti su cinque hanno puntato senza indugi sul leader di una squadra capace di trascinare otto uomini e donne alla rielezione in municipio, spazzando via le velleità dei (pochi) avversari scesi in campo per provare a contrastare il «reuccio» di Portici.
Top e flop
Se il mattatore assoluto del voto è stato Vincenzo Cuomo – la lista civica con il suo nome ha sfondato il muro della 3.200 preferenze, aggiungendo mille voti al risultato ottenuto nel 2017 – il Pd ha perso il 3% (circa 1.300 voti) rispetto a cinque anni fa, a dispetto del super-risultato ottenuto da Florinda Verde, l’unica dem a superare la fatidica quota mille. La flessione alle urne è costata ai democrat un seggio in consiglio comunale – l’uscente Melania Capasso è stata bruciata sul filo di lana dal rientrante Francesco Portoghese – a vantaggio proprio della lista civica «Per Cuomo Sindaco», con il mattatore Ciro De Martino (1.108 voti). Il consigliere più votato è stato, tuttavia, Davide Borrelli il primo dei tre eletti di Avanti (alle sue spalle Grazia Buccelli e Martina Albo). Significativa anche l’accelerata della lista civica Il Cittadino, passata dai 1.300 voti del 2017 alle 2.150 preferenze di domenica: un balzo in avanti che ha significato la conferma di Luca Manzo e lo sbarco a palazzo Campitelli di Dario Formicola, arrivato davanti all’ex assessore alla pubblica istruzione Maria Rosaria Cirillo per un pugno di voti. A completare il successo della corazzata capitanata da Vincenzo Cuomo, il 10,26% di Campania Libera – la lista del governatore Vincenzo De Luca ha piazzato tre pedine in maggioranza, a partire dai 981 voti di Riccardo Fernandes – e il ritorno in consiglio comunale di Michele Miranda, eletto con Portici in Azione e con il sostegno della deluchiana Clelia Gorga.
Le briciole ai rivali
Se la debacle di Fratelli d’Italia – neanche il candidato sindaco Mauro Mori è riuscito a staccare il pass per palazzo Campitelli – conferma le enormi difficoltà del centrodestra all’ombra della Reggia, il flop dell’alleanza Verdi-M5S-Si costa la carica a Mauro Mazzoni e dimezza la compagine grillina in consiglio comunale. D’altronde, i numeri del tracollo pentastellato sono impietosi: in 5 anni lo schieramento guidato a livello locale da Alessandro Caramiello è precipitato dal 12,86% al 5.47. E l’unico a «salvarsi» è stato proprio l’ingegnere che sognava di diventare sindaco. @riproduzione riservata