Torre del Greco. In prima fila c’erano decine di rappresentanti del presente e del passato della storia politica di Torre del Greco, tutti pronti a salutare la rinascita della Democrazia Cristiana in Campania. Perché – al termine del congresso organizzato all’hotel Poseidon di via Cesare Battisti – proprio uno storico amministratore della città del corallo è stato eletto segretario regionale dello scudo crociato: toccherà, infatti, a Filippo Colantonio – già assessore ai lavori pubblici con il sindaco Valerio Ciavolino e presidente del consiglio comunale con il sindaco Gennaro Malinconico, solo per citare i principali incarichi ricoperti in Comune – provare a riportare la «balena bianca» a Roma, obiettivo dichiarato di tutti i promotori dell’assemblea. Una scelta plebiscitaria, figlia della presentazione di un’unica mozione arrivata alla segretaria organizzativa nel corso di un congresso particolarmente partecipato e diventato occasione di «reunion» tra i simpatizzanti e i nostalgici della Democrazia Cristiana.
Sindaci in prima linea
Non a caso, in prima linea c’era l’attuale sindaco Giovanni Palomba, lo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio. Un’appartenenza richiamata durante il breve intervento di saluto, con l’esplicito riferimento alla «corrente Dorotea, a cui mi legano centinaia di ricordi del passato». Insieme all’attuale fascia tricolore – come a rispolverare le battaglie politiche del passato – l’ex sindaco Valerio Ciavolino, la cui sezione a Santa Maria la Bruna ha rappresentato per anni l’ultimo baluardo dello scudo crociato in città. Tra gli ex amministratori apprezzata la partecipazione di Sandro Gambino – attuale presidente dell’associazione Il Faro – Patrizia Magliulo, Sergio Altiero, Antonio Cardone, Rino Grazioli, Rosario Rivieccio e Vincenzo Izzo. Presenti poi l’attuale vicesindaco Enrico Pensati e i consiglieri comunali Lucia Vitiello, Luigi Caldarola – in rappresentanza del consigliere regionale Severino Nappi – e Antonio D’Ambrosio, insieme al padre Tommaso D’Ambrosio.
Il comitato promotore
A fare da collante tra passato, presente e futuro è stato l’avvocato Antonio Cirillo, in prima linea nell’organizzazione del congresso: «In una fase in cui la politica non esiste più – le parole del legale – siamo vittime delle logiche dell’alta finanza, che ci ha privato di votare prima i nostri rappresentanti in Parlamento e poi il premier. Per questo occorre cambiare le regole del gioco, per ritornare a fare prevalere la democrazia. In quest’ottica, fondamentale è il coinvolgimento e la formazione dei giovani. La Dc non è mai stata sciolta e siamo pronti a lavorare per riprendere per mano la politica vera, ripartendo da zero. Siamo una grande famiglia e puntiamo su Roma, a cominciare dall’organizzazione del congresso nazionale».
Il neo segretario
Ovviamente soddisfatto il nuovo segretario regionale della balena bianca. «Il nostro compito – l’impegno della mozione sottoscritta da Filippo Colantonio – è riportare nel suo alveo naturale tutti i rivoli torrentizi che si sono creati dopo il 1992 e che hanno portato al disamore verso la politica della gran parte dei cittadini. La rivitalizzazione del nostro partito non può, a oggi, che partire dalla base. Ecco perché i congressi cittadini, provinciali e regionali sono serviti e servono per ridare vitalità e portare a livello nazionale i nostri ragionamenti. Nello stesso tempo, si rende necessario creare gruppi di studio in collegamento con i distretti territoriali e attraverso dibattiti e riunioni cercare di coinvolgere i cittadini nel dibattito politico».
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