“Una nuova visione dello sport” è questa la promessa fatta dagli occhiali smart Engo, il cui sistema di head-up display (HUD) proietta in tempo reale informazioni relative alla prestazione sportiva di chi li indossa (frequenza cardiaca, cadenza, potenza, velocità, ecc.) in un angolo del campo visivo, senza ostruire la visuale del percorso.
Pensati per ciclisti, corridori e in generale per chi fa sport di resistenza (es. sci nordico), integrano, in una montatura leggera e alla moda, una tecnologia miniaturizzata (elettronica, firmware, ottica, obiettivo e un micro display OLED) che si connette, via Bluetooth, con uno smartphone (Android o iOS).
Sono progettati ed assemblati dalla MicrooLed, una start up francese con sede a Grenoble specializzata in microschermi, che ha sviluppato ActiveLook la tecnologia di visualizzazione head-up, che è offerta come integrazione anche a produttori di terze parti (es. Cosmo Vision).
Immaginavamo, sbagliando, che gli Engo fossero pesanti e ingombranti. Al contrario, appena estratti dalla scatola, abbiamo notato come questi occhiali siano leggeri (42 g) e molto ben disegnati. Le diverse plastiche utilizzate sono di buona qualità e perfettamente assemblate.
La montatura, disponibile in tre colorazioni (nero, blu e azzurro), è sottile con un design semiaperto tipico degli occhiali sportivi per corridori e ciclisti. Il modulo display head-up è integrato nel ponte nasale e non provoca alcun disagio visivo.
Le aste flessibili e il nasello possono essere regolati secondo necessità per trovare la migliore vestibilità.
Fin dal primo giro in bicicletta, siamo stati subito conquistati dalla loro comodità. Rimangono fermi al loro posto e ci se ne dimentica rapidamente. Li abbiamo indossati per diverse ore di seguito senza avere il minimo fastidio, cosa fondamentale per un paio di occhiali sportivi.
Le lenti fotocromatiche degli Engo, ampie e molto coprenti, si adattano automaticamente ai cambiamenti di luminosità (protezione UV 100%). Purtroppo non sono sostituibili in quanto la regolazione del motore ottico è legata alla curvatura delle lenti e deve essere necessariamente eseguita in fabbrica. Bisogna quindi prestare massima attenzione per evitare graffi.
L’attivazione degli occhiali prevede una serie di semplici passaggi. Si inizia adattandoli al viso seguendo le istruzioni. Gli Engo si accendono premendo alcuni secondi su una zona tattile sopra il ponte nasale. La cosa funziona anche quando si indossano i guanti.
Dopo aver scaricato l’app ActiveLook per Android o iOS e aver collegato gli occhiali allo smartphone, non resta che finalizzare la configurazione regolando la posizione dell’head-up display.
In tutto ci sono voluti circa dieci minuti per completare la procedura e essere pronti per usare i nostri Engo. La connessione tra occhiali e smartphone è stabile e non si è mai interrotta nelle uscite bici fatte durante il periodo di prova.
Gli Engo possono visualizzare fino a 22 dati diversi tra cui la durata, la distanza, la velocità (media e massima), cadenza (media e massima), frequenza cardiaca (media e massima), potenza, andatura, elevazioni o altitudine (positiva e negativa). La raccolta di questi dati si basa sul GPS dello smartphone e su altri sensori aggiuntivi associabili tramite l’app, nella sezione “Aggiungi un sensore”.
È possibile personalizzare il display per ogni attività (corsa, ciclismo, multisport), creando fino a cinque schermate personalizzate, ciascuna contenente un massimo di sei dati. Ci sono tante combinazioni possibili per soddisfare anche gli atleti più esigenti nel monitoraggio delle prestazioni.
Per passare da una schermata all’altra, è sufficiente eseguire uno swipe con la mano in prossimità del sensore di movimento integrato nella parte superiore sinistra della montatura.
Ogni allenamento viene salvato nell’app ActiveLook e, per il ciclismo e la corsa, è possibile recuperare il tracciato del percorso fatto sotto forma di file .gpx.
Per chi non volesse portare con sé lo smartphone durante l’allenamento, è possibile, in alternativa, utilizzare un GPS stand alone o un dispositivo indossabile (Garmin, iKinesis).
Durante l’attività sportiva i dati appaiono in sovrimpressione sulla lente destra, leggermente sfalsati rispetto al campo visivo per non interferire. La leggibilità del display è buona e si adatta alle condizioni di luce utilizzando un sensore di luminosità.
Dopo un tempo minimo necessario ad abituarsi si iniziano ad apprezzare i vantaggi dell’head-up display, che consente, senza mai perdere di vista il percorso, di tenere sotto controllo i dati e così migliorare la motivazione e le prestazioni.
Uno dei grandi vantaggi della tecnologia ActiveLook è il suo bassissimo consumo energetico. Il produttore per gli Engo dichiara 12 ore di autonomia, un dato che non si discosta molto da quello rilevato nel corso del nostro test.
Tra le app supportate dagli Engo si è aggiunta di recente OpenRunner, l’app per pianificare escursioni, running e gite in bicicletta, che, con oltre 1 milione di utenti, offre più di 6 milioni di percorsi su misura. Nei prossimi mesi dovrebbero arrivare un app ActiveLook per Apple Watch e il supporto all’app Strava.
Gli Engo sono in vendita nel sito del produttore a 395 euro, un prezzo elevato ma del tutto giustificato dalla qualità di questi ottimi occhiali sportivi, leggeri, comodi e robusti, nonostante la tecnologia a bordo, che mantengono la promessa di consentire un accesso diretto ai dati della propria prestazione sportiva.
Gennaro Annunziata