Trenta milioni di euro per investire nella videosorveglianza. L’ultima chance per molti comuni della provincia di Napoli arriva da un bando promosso dal Ministero dell’Interno che ha inviato a decine di amministrazioni – molte delle quali completamente sprovviste dell’impianto di telecamere – di poter accedere ai fondi necessari per investire in sicurezza.
Lotta ai clan, emergenza microcriminalità e incubo rifiuti sono tra le emergenze dei nostri territori: un cancro da estirpare, grazie anche alla tecnologia. Tra città che possono incrementare il numero di impianti attivi e altre che ancora non hanno mai provveduto a farlo, soltanto in Campania ci sono 66 potenziali beneficiari.
Anche se il bando – riservato ai Comuni con più di 20mila residenti, nonché i comuni con un numero di abitanti inferiore che siano stati sciolti per infiltrazioni mafiose, – è rivolto alle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Per queste regioni il ministero dell’Interno ha messo a disposizione ulteriori risorse per il finanziamento di progetti di realizzazione di impianti di videosorveglianza integrata.
L’invio ai comuni interessati delle informazioni e della documentazione necessarie per la partecipazione al bando sarà curato dalle Prefetture. Le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 20 ottobre. In provincia di Napoli i fondi andranno ai Comuni di Calvizzano, San Gennaro Vesuviano, Frattamaggiore, Nola, Pomigliano d’Arco, Pompei, Sant’Antimo, Villaricca, Qualiano, Melito di Napoli, Sant’Anastasia, Bacoli, Arzano Caivano, Casalnuovo di Napoli, Marigliano, Quarto, Somma Vesuviana, Mugnano di Napoli, Cardito, Torre Annunziata, San Giorgio a Cremano, Ottaviano, Gragnano, Boscoreale, San Giuseppe Vesuviano, Poggiomarino, Vico Equense, Pozzuoli, Casoria, Afragola, Acerra, Marano di Napoli, Castellammare di Stabia, Ercolano, Torre del Greco, Giugliano in Campania, Napoli. Mentre in provincia di Salerno fondi per i Comuni di Eboli, Agropoli, Pontecagnano Faiano, Pagani, Angri, Nocera Inferiore, Sarno, Battipaglia, Scafati, Mercato San Severino, Nocera Superiore, Cava de’ Tirreni.
Nei prossimi giorni la Prefettura di Napoli diramerà ai sindaci dell’area metropolitana la direttiva per l’accesso al fondo, messo a disposizione dal Ministero dell’Interno, per il finanziamento di progetti di realizzazione di impianti di videosorveglianza integrata.
Le risorse, reperite nell’ambito del Programma operativo complementare “Legalità” 2014 – 2020 (Poc “Legalità”), ammontano a 30 milioni di euro da ripartire tra Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
I Comuni campani interessati sono 66, tra cui quelli capoluogo, mentre non potranno accedere ai contributi quelli che abbiano già beneficiato di finanziamenti a valere sui medesimi programmi o sui fondi assegnati per la realizzazione di impianti di videosorveglianza, in attuazione dell’articolo 5, comma 2 ter, del decreto-legge n. 14/2017. Un ulteriore intervento a favore della comunità dell’area metropolitana che aiuterà di certo a garantire maggiore sicurezza.