Torre del Greco. La proposta messa nero su bianco dal sindaco Giovanni Palomba per rientrare in maggioranza era decisamente invitante: una delega fuori giunta all’anagrafe, accompagnata dalla promessa di aprire – una volta a settimana – uno sportello in periferia.
Ma, così come già accaduto in passato, la risposta è stata sempre la stessa: «Resto all’opposizione». In un’amministrazione comunale caratterizzata dai cambi di casacca – emblematiche le «giravolte» dei vari Luigi Mele, Aniello Formisano e Romina Stilo: tutti candidati a sindaco e tutti saltati sulla carovana del buongoverno dell’ex «rivale» Giovanni Palomba – c’è chi dice no alle lusinghe di un incarico e resta «fedele» alle proprie posizioni.
E’ il caso di Salvatore Gargiulo, il dipendente dell’Eav alla prima esperienza a palazzo Baronale: «Ringrazio il primo cittadino – premette l’esponente di minoranza – ma meno di otto mesi fa firmai la mozione di sfiducia per chiudere chiudere anzitempo il suo mandato in Comune. Da allora non è cambiato nulla, non sarebbe stato coerente accettare una delega fuori giunta. Proseguirò a lavorare per la città dai banchi della minoranza».
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