I lavori sono cominciati ieri con l’apposizione delle transenne che hanno chiuso una delle strade principali di Terzigno e la sensazione che si tratti già di una falsa partenza s’è avvertita subito. Perché gli interventi di riqualificazione di corso Leonardo da Vinci in vista del passaggio del Giro d’Italia previsto per maggio prossimo hanno degli osservati speciali. Sono i commercianti della zona – gli stessi che si sentono «danneggiati» per la tempistica scelta dal Comune per il programma di restyling che parte a pochi giorni dalle festività pasquali – pronti a seguire passo dopo passo ogni mossa degli operai. E in verità ieri di «mosse» ne sono state fatte ben poche. Un inizio a rilento che non ha fatto altro che alimentare le tensioni tra i commercianti della zona, alcuni dei quali seriamente intenzionati ad abbassare la saracinesca nonostante gli investimenti fatti. «Solo tre persone a lavoro durante l’intera giornata con mezzi che non facciamo fatica a definire inadeguati» – spiegano alcuni esercenti di corso Leonardo da Vinci – «La sensazione generale è che questa riqualificazione, decisa senza consultare le categorie che saranno costrette a fare i conti con i disagi, duri molto di più del previsto». Sulla questione è intervenuto anche Salvatore Carillo, imprenditore e consigliere comunale che nei giorni scorsi ha preso anche parte all’incontro tenuto con il primo cittadino Francesco Ranieri. Anche lui ha espresso non poche preoccupazioni in merito all’inizio dei lavori già a rilento. «Avranno fatto un metro di strada o poco più, di questo passo ci vorranno tempi biblici». – spiega tra il dramma e lo scherzo – «Purtroppo queste cose capitano quando c’è una politica poco attenta ai sacrifici che fanno le imprese che hanno deciso di investire su questo territorio nonostante le tantissime difficoltà che si incontrano ogni giorno». Ma al di là dei lavori per il restyling delle strade in vista del Giro d’Italia c’è un blackout tra il Comune e i commercianti che i negozianti del territorio sottolineano: «La cosa più sconcertante di tutta questa vicenda è che nessuno ci aveva avvertito dell’inizio dei lavori. – conclude Carillo – Molti lo hanno appreso dal post dell’inizio dei lavori, eppure sono tre mesi che si sa che deve passare il Giro d’Italia. Nonostante questo per 15 secondi di popolarità, si mandano in fumo i sacrifici di tanti imprenditori che per un mese saranno sequestrati dai cantieri».
CRONACA
29 marzo 2023
Giro d’Italia, lavori già a rilento a Terzigno. La rabbia dei commercianti