Torre del Greco. Istituire una festa patronale in onore di San Vincenzo Romano per dare lustro al «prevete faticatore» canonizzato da papa Francesco il 14 ottobre del 2018 e per rilanciare in modo concreto e reale il turismo religioso all’ombra del Vesuvio. è il duplice obiettivo di Luigi Caldarola, candidato sindaco della coalizione dei CambiaMenti alle elezioni del 14 e 15 maggio: «Uno dei primi provvedimenti della mia amministrazione comunale sarà l’istituzione di una festa patronale per San Vincenzo Romano – l’impegno dell’unico under 40 tra gli aspiranti alla successione di Giovanni Palomba -. Sono passati 5 anni dalla proclamazione di papa Francesco e il patrono di Torre del Greco resta San Gennaro, credo sia giunto il momento di valorizzare la nostra città anche sotto l’aspetto religioso».
Un aspetto potenzialmente capace di attirare nuovi visitatori nella quarta città della Campania e di favorire, dunque, la crescita economica e occupazionale. «Ho sentito alcuni candidati a sindaco parlare di turismo religioso – la stoccata a Luigi Mennella, aspirante alla fascia tricolore con il centrosinistra -. Mi sembrano solo spot e sciocchezze, lontani anni luce dalla realtà. Servono idee nuove e concrete per risvegliare, in primis, lo spirito di appartenenza e attaccamento alla nostra città e al suo patrimonio architettonico e culturale».
Non a caso, già la scorsa settimana la coalizione dei CambiaMenti – attraverso la lista Per il rilancio – ha presentato il progetto «I tesori di Torre del Greco in 1,2 km», una passeggiata storico-culturale tra otto attrazioni comprese tra la zona porto e il centro cittadino: «Si tratta di veri e propri gioiellini dimenticati o trascurati, ma di grande valore e rilevanza – sottolinea Luigi Caldarola – A Napoli, la Regione Campania ha definito via Duomo come la “strada dei musei” per la presenza di 7 attrattori in 1,2 chilometri. Qui si potrebbe realizzare un “cammino di fede” in 8 tappe».
Già pronto l’itinerario a partire dalla chiesa di San Pietro a Calastro e dalla chiesa Madonna del Principio passando dall’ipogeo delle anime a San Michele ai tesori sotterranei della basilica di Santa Croce fino proprio alla casa di San Vincenzo Romano in via Piscopia. «Gli spot cari alla vecchia politica non servono a nulla – conclude Luigi Caldarola – Ci vogliono progetti concreti e amore e passione per la propria città».
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