“Nostalgia”, è questo il nome della mostra fotografica a cura di Marilisa Biondi che si terrà a Terzigno nelle date del 15 e del 16 aprile, presso il museo Matt. La mostra tratta della piccola cittadina, rivisitata con occhio artistico, e posa l’attenzione su scorci e dettagli del paese che non si è soliti notare nel quotidiano, soprattutto per chi lo vive. Terzigno, è un paese ricco di storia e di cultura che, alle falde del Vesuvio, porta con sé dei reperti storici figli del tempo e di un vissuto non indifferente che segna le ville di epoca romana, fino alle strutture ottocentesche e a quelle di inizio ‘900. “Nostalgia” si propone come la costruzione di un paesaggio partendo da luoghi ben definiti: dalle strade principali, ai palazzi segnati da crepe, fino ai reperti storici a cielo aperto. Lo scopo di questa mostra è la decostruzione di uno sguardo privo di propositività verso ciò che è stato, ricercando la bellezza in un immaginario sano, costruito da ognuno di noi, al fine di valorizzare il posto in cui viviamo. Partire dalle crepe dei palazzi antichi non vuol dire provare ad aggiustarle, bensì comprendere quanto queste ultime facciano parte del nostro grande patrimonio culturale e quanto siano importanti per una rinascita anche e soprattutto interiore. La mostra si aprirà alle ore 18:30 ed è possibile visitarla gratuitamente. La passione e l’amore per il proprio territorio porta alla ricerca di una storia, anche e soprattutto per le nuove generazioni che non hanno avuto la possibilità di vivere “la Terzigno di quell’epoca”. Una città simbolo dell’area vesuviana, nata dopo la prima eruzione del Vesuvio. Secondo alcuni deriva il suo nome dal latino con il significato di «terra del fuoco» oppure «terra bruciata», cioè rione bruciato tre volte dal fuoco secondo altri dal numero cardinale terzo. Alle origini di Terzigno c’è da dire che i suoi abitanti dopo l’eruzione del 1631 lavorarono duramente per ricostruire le proprie abitazioni e creare un’autonomia per il paese, la materia prima utilizzata per le costruzioni fu la pietra lavica accompagnata dal battuto di lapillo, materiali ancora simbolici per la città. Ad oggi la cittadina fa parte del Parco Nazionale del Vesuvio. Invitiamo autoctoni e non a prendere parte alla mostra, per portare ancora nel cuore la nostra terra che ha un vissuto segnato dalla storia.
CRONACA
13 aprile 2023
Nostalgia, la storia di Terzigno in mostra al Matt