Torre del Greco. Uccisero a coltellate un giovane di 19 anni, colpo di spugna in appello per i baby-assassini di Giovanni Guarino. A pochi giorni dalla festa triste nel giorno del compleanno del «gigante buono» di piazza Santa Croce, arriva una nuova doccia gelata per familiari e amici della vittima uccisa fuori al luna park allestito a Leopardi in occasione delle festività pasquali del 2022.
A meno di sei mesi dal verdetto di primo grado – chiuso con una pena di 14 anni e 8 mesi – i due responsabili del barbaro massacro, legati da vincoli di parentela con esponenti di spicco del clan Cavalieri-Gallo di Torre Annunziata e assistiti dall’avvocato Mauro Porcelli, sono comparsi in aula per il processo-bis.
La difesa dei due quindicenni – M.G. e G.D, zio e nipote a dispetto dell’esigua differenza di mesi d’età – ha lungamente insistito per l’assoluzione piena di entrambi gli imputati, sempre pronti a negare di avere accoltellato a morte Giovanni Guarino e ferito l’amico Nunzio Abbruzzese.
Nessun pentimento
Entrambi i quindicenni hanno nuovamente professato la propria innocenza davanti ai magistrati, ribadendo di essere stati vittima di una ingiusta condanna. La corte di appello per i minorenni di Napoli – al termine di una camera di consiglio durata circa tre ore – ha riformato la sentenza impugnata, riducendo la condanna di 2 anni e 8 mesi di reclusione e applicando una pena finale per l’omicidio e per gli altri reati contestati di 12 anni di reclusione.
Le reazioni
«Questo importantissimo e dirompente risultato è la conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto – sostiene l’avvocato Mauro Porcelli – questo procedimento non ha un esito sereno perché non c’è la prova certa della responsabilità dei due ragazzi. I dubbi sull’effettivo svolgimento dei fatti sono molteplici e insuperabili. Attendiamo con impazienza il deposito della sentenza di appello contro cui sarà sicuramente proposto ricorso per cassazione perché l’obiettivo finale da raggiungere è la piena dichiarazione di innocenza dei due minorenni e la loro piena assoluzione».
Il delitto shock
Era la sera del 10 aprile 2022 – la domenica delle Palme – e Giovanni Guarino, il gigante buono di piazza Santa Croce, era andato alle giostre insieme alla comitiva di amici per trascorrere qualche ora di divertimento e relax.Invece, il giro al luna park si trasformò in tragedia: il diciannovenne e l’amico vennero aggrediti da due 15enni per futili motivi e accoltellati.
Fatali i fendenti inferti a Giovanni Guarino, morto praticamente sul colpo. L’amico venne trasportato d’urgenza all’ospedale Maresca e operato nella notte.Sempre nella notte gli agenti del locale commissariato di polizia risalirono ai due aggressori, a Torre Annunziata.
I due quindicenni hanno sempre respinto le accuse, sostenendo di avere reagito a una rapina. Versione ora definitivamente bocciata dai giudici, pronti a condannare i due baby-assassini a 14 anni e otto mesi.