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Castellammare. La sfilata contro i femminicidi dell’istituto Ferrari
CRONACA
7 giugno 2023
Castellammare. La sfilata contro i femminicidi dell’istituto Ferrari
Michele De Feo

«La non accettazione di un amore finito può togliere la libertà ad una donna. Può la sete di libertà, la vitalità e l’indipendenza portare alla morte e all’autodistruzione?». Da questo quesito l’istituto d’istruzione superiore “Enzo Ferrari” di Castellammare di Stabia, nel prendersi cura dei suoi alunni e nel voler crescere insieme, ha messo in scena la collezione “la Carmen”, frutto di un attento studio della tematica che nonostante sia ambientata nel 1800 è sempre molto attuale. «Siamo agli inizi del XIX secolo a Siviglia e Carmen è la più sensuale delle gitane, ma per non rinunciare alla propria vita libera tra tarocchi e fughe con i contrabbandieri andrà incontro alla morte per mano di Don Josè, incapace di accettare la fine del loro amore – hanno raccontato gli insegnati coordinati dalla preside Giovanna Izzo – L’opera appartiene al verismo, infatti i personaggi in scena appartengono prevalentemente al popolo e compaiono elementi molto crudi per l’epoca come il contrabbando, l’illegalità, l’omicidio, il libertinaggio femminile». Le due sfilate sono andate in scena nel borgo di Castello a Gragnano lo scorso 28 maggio, e nel porto di Castellammare il 30 maggio, riscuotendo in entrambi i casi un enorme successo e gli applausi dai tanti ospiti presenti. Una tematica, quella dell’emancipazione femminile e della lotta al femminicidio, che è stata sviscerata durante tutto l’anno scolastico dagli insegnanti dell’Enzo Ferrari grazie allo sviluppo di numerosi progetti dove protagonisti sono stati gli alunni dell’istituto stabiese. «La nostra collezione è il frutto di un’attenta analisi che ci ha condotto alla produzione di figurini, fashion, scelta dei tessuti e dei colori con taglia audaci e volant imponenti si è rappresentata la personalità forte e seducente di Carmen – hanno spiegato gli studenti e gli insegnanti – La Spagna è accuratamente ricreata attraverso i folkloristici gitani, la corrida e i toreri. La gamma cromatica del rosso è stata la protagonista indiscussa, simbolo del fuoco che arde nel cuore del personaggio. La tensione e il dramma sono stati rappresentati attraverso la sovrapposizione di tessuti e linee strutturate creando giochi di ombre e luci, riflettendo le dinamiche complesse dell’Opera. Altre tonalità come il viola, il giallo, l’arancione, il Rosa, sono servite a creare un’atmosfera di magia e fascino». mdf

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