Torre del Greco. La Fiat Punto accosta lungo la salita di via Annunziata, proprio all’altezza dell’ingresso del centro di raccolta per ingombranti e materiale elettrico e elettronico. Dal portellone posteriore – chiuso «alla buona» con una corda – sporgono le ante di un vecchio armadio, mentre sul sedile posteriore si intravede un vecchio televisore. L’uomo alla guida – evidentemente «provato» dalla fatica e dall’ondata di calore di inizio luglio – scende dal veicolo e si guarda sconcertato intorno: il centro di raccolta istituito dall’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba è sbarrato. Nessuna comunicazione affissa all’ingresso, neanche l’ombra di un operatore ecologico. «Ma quando è stato chiuso? E ora dove posso scaricare?», le domande rimaste senza risposta prima di risalire in auto. Una scena vista già decine di volte dallo scorso fine settimana, quando – a sorpresa e senza alcuna nota per i cittadini, lasciati completamente allo sbaraglio – l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella ha ordinato alla ditta Velia Ambiente, attraverso il dirigente Salvatore Visone, lo stop alle attività Nu svolte ai piedi dell’ex orfanotrofio della Santissima Trinità.
Irregolarità e rischi
Alla base della decisione di chiudere il centro di raccolta ci sarebbero alcune irregolarità e potenziali rischi per gli addetti al ritiro di ingombranti e materiale elettrico e elettronico. Non solo. Sotto il profilo politico, il «nuovo corso» di palazzo Baronale – a partire dal neo-assessore Antonio Ramondo, fino a diversi esponenti della maggioranza – non gradirebbe la presenza di un’isola ecologica a due passi da un monumento simbolo della cultura all’ombra del Vesuvio. Ma, in meno di 96 ore dal provvedimento, già sono spuntate diverse mini-discariche di mobili in vari punti già critici del territorio.
La corsa ai ripari
Dalla chiusura del centro di raccolta di via Annunziata, la ditta Velia Ambiente – incaricata della gestione dei servizi di igiene urbana in città – ha raddoppiato le prenotazioni al numero verde per il ritiro degli ingombranti, in modo da (provare a) limitare i disagi per i cittadini e lungo le strade. Una soluzione-tampone, in attesa di realizzare il piano indicato dalla nuova squadra di governo cittadino: la pista caldeggiata da Luigi Mennella e Antonio Ramondo porta a una isola ecologica «mobile» – un cassone sistemato su un camion Nu – da parcheggiare all’interno del parcheggio Palatucci, a ridosso del complesso La Salle (a giorni e orari da stabilire) per il ritiro di ingombranti e apparecchiature elettriche.
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