Torre del Greco. Due schiaffi in un giorno solo. Prima un «colpo» alle tasche dei contribuenti, poi una «botta» alle consolidate abitudini in materia di raccolta differenziata. Non conosce battute d’arresto il calvario rifiuti all’ombra del Vesuvio e a pagare le conseguenze – come sempre – rischiano di essere i cittadini, stretti tra gli ulteriori rincari dei costi del servizio di igiene urbana e le nuove «limitazioni» promosse dal neo-assessore all’ambiente Antonio Ramondo.
L’ultimo salasso
L’ennesima «mazzata» per i cittadini è stata ufficializzata durante la seconda seduta del consiglio comunale dell’era di Luigi Mennella. La maggioranza uscita vincitrice dal ballottaggio del 28 e 29 maggio ha approvato in aula il piano economico finanziario relativo alla raccolta dei rifiuti e determinato le tariffe Tari per il 2023: come anticipato da Metropolis Quotidiano la scorsa settimana, il costo complessivo della Nu – a dispetto delle strade costantemente sporche e dei pericoli igienico-sanitari lamentati dai cittadini – si è attestato intorno ai 16,6 milioni di euro, con un aumento di circa 300.000 euro rispetto al 2022. Un aumento – come previsto dalla legge – destinato a ricadere interamente sulle «bollette» a carico dei cittadini. Sulla spesa complessiva della Tari 2023 – come illustrato dall’assessore al bilancio Anna Fiore durante l’audizione in commissione consiliare – pesa la terza e ultima tranche da 584.519 euro a copertura della differenza tra i costi definiti nel piano economico finanziario del 2020 e le tariffe approvate per lo stesso esercizio. Come consuetudine, tuttavia, il pagamento della tariffa dei rifiuti potrà essere spalmato su 4 rate.
Il nuovo calendario
Non bastassero i sacrifici economici, a breve i cittadini dovranno rinunciare anche alle (poche) comodità previste dal piano industriale dei rifiuti approvato dalla precedente amministrazione comunale targata Giovanni Palomba. A margine del consiglio comunale, infatti, il neo assessore Antonio Ramondo ha annunciato un nuovo calendario per la differenziata: un’iniziativa per migliorare la disastrosa percentuale di riciclata attraverso l’eliminazione del deposito di multi-materiale. A breve, infatti, si potrà gettare una sola frazione al giorno (tre volte l’umido, una volta l’indifferenziata, la carta e la plastica) mentre oggi è consentito il deposito di due differenti materiali al giorno. Un ulteriore passo indietro (a fronte di un nuova aumento della tariffa) destinato a scatenare inevitabili malumori tra i cittadini. Passati in 10 anni dal potere gettare qualsiasi sacchetto in qualsiasi giorno e ora – peraltro a costi inferiori a 11 milioni l’anno – a essere costretti a depositare una sola frazione al giorno. A costi d’oro a carico dei cittadini.
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