Luglio, un mese record per le ville di Stabiae
CRONACA
14 agosto 2023
Luglio, un mese record per le ville di Stabiae
metropolisweb

Sono stati 1616 gli ingressi registrati nel mese di Luglio da Villa San Marco, l’unico sito al momento accessibile del comprensorio archeologico risalente all’epoca romana di Castellammare. Una media di 50 visitatori al giorno che, considerando la chiusura per lavori di restauro di Villa Arianna e di ammodernamento del Museo Libero D’Orsi, dove sono custoditi parte dei reperti dell’antica Stabiae, sono un ottimo dato che dimostrano l’enorme potenziale inespresso del patrimonio culturale stabiese. Da anni gli operatori turistici stabiesi lamentano l’assenza di collegamento dal centro cittadino ai tesori situati sulla collina di Varano, con i turisti che soggiornano a Castellammare costretti, per l’assenza di mezzi pubblici, a raggiungerli solo a piedi. Un problema questo che potrebbe essere risolto con l’istituzione di un servizio navetta, magari finanziato con gli introiti proveniente dall’imposta di soggiorno. In questo senso nei giorni scorsi è arrivata la svolta da Palazzo Farnese per la messa in sicurezza di Via Varano, la strada di collegamento tra i siti e Viale Delle Puglie da anni chiusa e abbandonata al degrado, con i lavori, finanziati dal Pnrr, che potrebbero già partire dopo ferragosto. Per quanto riguarda la promozione delle Ville e del Museo, anche questo un tasto dolente rimarcato più volte da chi lavora nel settore, è online dal due agosto scorso il video realizzato da videometro.tv. Il filmato promozionale, realizzato in collaborazione con il Gruppo Storico Oplontino, racconta le bellezze che gravitano attorno agli scavi di Pompei.  Ad assumere particolare rilievo sono proprio Villa San Marco, Villa Arianna e il museo Libero D’Orsi. Il video, come fa sapere una nota diffusa dal Parco Archeologico di Pompei, sarà visibile “Per tutto il mese di Agosto sugli schermi della metropolitana, funicolare, cumana, circumflegrea e circum di Napoli”, in modo che tutti gli utenti delle linee di trasporto pubblico, in questi mesi affollate dai turisti, possano venire a conoscenza dell’esistenza dell’intera offerta culturale del Parco Archeologico.  

Michele De Feo