Onorevole Casillo, le analisi dell’Arpac hanno confermato per tutta l’estate uno stato di salute eccellente per lo specchio d’acqua antistante la villa comunale. Siamo al rush finale per il recupero della balneabilità?
«Sono di sicuro dati incoraggianti, ormai da più di 3 anni stiamo registrando un sostanziale miglioramento delle acque. Ogni volta che l’Arpac effettua un prelievo facciamo sempre un passo avanti. Un orizzonte temporale che deve indurci a osare e far sì che già dal mese di luglio del 2024 questo tratto di costa possa tornare nella disponibilità dei cittadini. Mi permetta di aggiungere che ne sono stato sempre convinto. Quando anni fa iniziammo a parlare di recupero della balneabilità, di un unico lungomare da Massa Lubrense a San Giovanni a Teduccio, di disinquinamento del fiume Sarno, di collettamento delle reti fognarie qualcuno mi etichettava con sufficienza, considerando il tutto alla stregua di becere promesse elettorali e nulla più! Il tempo ci sta dando ragione entro il 2025 completeremo i lavori del fiume Sarno. Un’operazione senza precedenti, grazie allo sforzo della Regione, di Eic e Gori. Anche il Sarno diventerà una risorsa e un modello di recupero da seguire, basti pensare che la città di Parigi ha deciso di investire 2 miliardi di euro per disinquinare la Senna. Se si è convinti alla fine i risultati arrivano e ridare il mare agli stabiesi non potrà fare altro che aumentare ancora di più le potenzialità e il fascino di Castellammare di Stabia».
Con il completamento dei lavori in corso, finalizzati a eliminare gli scarichi nel rivo San Marco, si potrebbe richiedere la balneabilità già per il 2024. E’ un’occasione da cogliere?
«Un’occasione da cogliere senza ombra di dubbio. Fin da quando il presidente De Luca mi ha affidato la delega alla Buffer Zone del Grande Progetto Pompei ho sempre pensato che senza il recupero della risorsa mare l’obiettivo di uno sviluppo turistico del nostro territorio non sarebbe mai stato raggiunto. Perché un mare balneabile e accessibile a Castellammare di Stabia porta giovamento anche oltre i confini comunali. Con i sindaci Nicola Cuomo prima e Antonio Pannullo poi, avviammo una serie di sopralluoghi e di tavoli tecnici con gli altri soggetti attivi per cercare di sbloccare un progetto fermo da tempo. Abbiamo affrontato tanti problemi, penso all’eliminazione degli scarichi a mare provenienti dai Monti Lattari, quelli di via Privati e quelli di via Denza. Oggi nel Rivo Cannetiello arriva solo poca acqua e con il completamento dei lavori del Rivo San Marco avremo la stessa situazione».
Il recupero della balneabilità in villa comunale può rappresentare la vera grande occasione di sviluppo per Castellammare?
«È di sicuro un tassello fondamentale in un progetto più ampio. Realizzare una città turistica significa di sicuro avere un mare balneabile e accessibile, ma significa anche realizzare altri servizi e infrastrutture, penso alla questione parcheggi, non si può istituire un’isola pedonale e non offrire a chi arriva in città soluzioni valide per sostare e godersi il lungomare a piedi. Anche la delocalizzazione dell’ospedale nell’area delle Terme Nuove va in questa direzione. Penso alla Funivia del Faito le cui corse vanno implementate: passare dal mare alla montagna in 8 minuti può rappresentare un’altra occasione attrattiva. Così come non mi sfugge un tema tanto caro agli stabiesi: le Antiche Terme che devono ritornare ad essere fruibili, ma non dobbiamo pensare che si possa fare tutto con i soli soldi pubblici».
C’è un tema, però, che riguarda l’arenile. Il percorso intrapreso dal Comune con Arpac e Regione per verificare la necessità o meno di procedere a una bonifica viaggia a rilento. Alla luce dei risultati delle analisi delle acque, non sarebbe il caso di accelerare questo processo?
«La chiusura degli scarichi a mare, la messa in funzione dei depuratori, il completamento delle reti fognarie hanno prodotto evidenti miglioramenti per le nostre coste. Dopo l’attività di recupero della balneabilità ora l’obiettivo è la bonifica dell’arenile. Nei prossimi giorni saranno effettuati nuovi carotaggi sulla spiaggia dell’arenile che potranno aggiungere informazioni importanti. La Regione è pronta a fare la propria parte, come stiamo dimostrando in tutti questi anni».
Castellammare, dopo il commissariamento, tornerà al voto nel 2024. Il tema dello sviluppo della costa diventa centrale. Quale impegno può assumere la Regione per sostenere la prossima amministrazione?
«Posso rassicurare fin da ora, come ho già fatto in altre occasioni, che quando il Comune ci consegnerà il piano, la Regione interverrà con propri finanziamenti per realizzare l’opera».