Torre del Greco. Dopo le svariate «apparizioni» registrate durante l’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba – legate, in particolare, alle frequenti criticità per la raccolta dei rifiuti – anche la squadra di governo cittadina guidata dal neo-sindaco Luigi Mennella finisce «alla ribalta» delle cronache nazionali.
Al centro delle attenzioni de «L’indignato speciale» – la rubrica del Tg5 in onda tutti i lunedì all’ora di pranzo – è finita la denuncia di due residenti di via monsignor Felice Romano, terrorizzate dall’incubo del crollo di un muro alto 40 metri a causa di infiltrazioni d’acqua provocate dalla rottura dei tubi delle fognature.
Un dramma raccontato con dovizia di particolari ai microfoni dell’ammiraglia delle reti Mediaset da Ida Candurro e Maria Borriello, residenti proprio «sotto» il muro a rischio: «Il Comune in passato è stato già allertato dall’arrivo dei vigili del fuoco, ma non si è mosso nulla – le parole della prima – Le fogne sono rotte da cinque anni, siamo trenta famiglie da sotto e abbiamo paura perchè l’acqua penetra da 5 anni: chiediamo aiuto, si devono effettuare le necessarie verifiche e lavori».
Un grido d’allarme lanciato a meno di 50 giorni dal drammatico cedimento dell’ala di un fabbricato all’angolo tra corso Umberto e vico Pizza, con tre persone estratte miracolosamente vive dalle macerie. «Il muro è sempre bagnato, le criticità sono visibili a occhio nudo – l’attacco della seconda donna -. Qui i bambini giocano H24, c’è un parcheggio dell’auto, c’è un supermercato: noi siamo piccoli cittadini, non veniamo aiutati da nessuno. Si deve risolvere il problema perchè qui la notte non si dorme. È uno schifo, nessuno ci aiuta: non possiamo vivere così».
Di qui il monito del giornalista Andrea Pampanara a Luigi Mennella & company: «Allora, Comune di Torre del Greco, bisogna intervenire – le parole dell’indignato speciale – Perché è facile quando si parla di transizione ecologica e mettere a norma il patrimonio edilizio del Paese, poi però in situazione come questa non c’entra nulla il cappotto termico. Il problema è che lì c’è un buco, provocato da una fogna rotta che rilascia liquami e odori: noi seguiremo questa vicenda che riguarda decine di cittadini». Sindaco avvisato, mezzo salvato.
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