«C’è un’alternativa tecnologica che potrebbe coniugare le esigenze dell’Eav e dei cittadini di Castellammare, evitando una traumatica barriera fisica e percettiva che divide in dua la città come il sottopasso di via Cosenza». L’architetto Vincenzo Russo, progettista del Piano Urbano di Mobilità di Castellammare di Stabia e di Sorrento e consulente del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana di Napoli, prova ad aprire una terza strada rispetto al “sì” o al “no” al sottopasso di via Cosenza che sta creando una forte contrapposizione tra la maggioranza dei cittadini stabiesi e la holding regionale dei trasporti. «Le problematiche relative all’impatto che le ferrovie comportavano nell’attraversamento di densi tessuti urbani, negli ultimi decenni hanno riguardato molte città europee e sono state risolte con scelte tecnologiche che hanno lasciato invariati i tracciati, ma con l’utilizzo di vettori con specifiche caratteristiche di tram», spiega l’architetto. Il tram-treno, secondo Russo, può coniugare le esigenze di Eav e comunità stabiese, garantendo anche notevoli vantaggi: «Gli investimenti economici sono nettamente inferiori rispetto all’ammodernamento del sistema ferroviario – continua l’architetto – Inoltre, poiché il sistema permette di procedere con velocità differenziate (30 chilometri orari in ambito urbano e 100 in ambito extraurbano, ne consegue che gli attraversamenti su strade centrali come nel caso di via Nocera, possano essere regolati da semplici semafori e non da passaggi a livello». Secondo il consulente del Pums della Città Metropolitana: «Questa soluzione abbatterebbe in modo determinante gli attuali tempi di attesa, anche rispetto alla frequenza di sei minuti ipotizzata da Eav con il passaggio dei tram/treno a regime». E la holding regionale dei trasporti avrebbe un esempio già in casa: «La stessa Eav, in accordo con Rfi, sta già procedendo con questo sistema tecnologico per la riattivazione della tratta ferroviaria Castellammare/Gragnano, con un finanziamento di 34 milioni di euro nel programma Cis Vesuvio e nel Piano della Mobilità Metropolitano è indicata la trasformazione della tratta costiera FS con modalità ferrotranviarie per liberare il fronte mare e restituire continuità fisica con l’area vesuviana. In questo quadro sarebbe opportuna una rivisitazione del progetto Eav della tratta da Castellammare a Sorrento, riaggiornando, in tempi rapidi, le soluzioni tecnologiche previste dalla Alstromm con un finanziamento di 294 milioni di euro del Pnrr e di riconsiderare l’opportunità di evitare il raddoppio dei binari da C.mare a Sorrento con soluzioni tecnologiche avanzate in grado di garantire la massima sicurezza nelle tratte a binario unico tra le stazioni della Penisola». tv @riproduzione riservata
CRONACA
13 settembre 2023
Castellammare. Sottopasso Eav, l’architetto Russo: «C’è una soluzione alternativa»