La Procura della Repubblica di Torre Annunziata chiede l’incandidabilità solo per 6 dei 14 politici citati dalla relazione della commissione d’accesso, che a inizio 2022 portò allo scioglimento per camorra del consiglio comunale di Castellammare di Stabia. Rischiano l’incandidabilità per i prossimi 5 anni: l’ex sindaco Gaetano Cimmino, l’ex vicesindaco Fulvio Calì, l’ex presidente del consiglio comunale Emanuele D’Apice e gli ex consiglieri comunali Barbara Di Maio, Lello Tito e Francesco Iovino. Secondo la Procura di Torre Annunziata, invece, non si deve procedere per gli ex assessori Giovanni Russo, Antonio Cimmino, Sabrina Di Gennaro, Antonella Esposito e gli ex consiglieri comunali Annamaria De Simone, Enza Maresca, Giovanni Nastelli ed Eutalia Esposito. Una richiesta diversa, dunque, rispetto a quella dell’Avvocatura di Stato, che per conto del Ministero dell’Interno, punta a ottenere l’incandidabilità per tutti i 14 politici citati nella relazione della commissione d’accesso, che portò allo scioglimento del consiglio comunale. Le difese, invece, hanno sostenuto che per nessuno dei politici coinvolti ci sono i presupposti per l’incandidabilità. La sentenza della prima sezione civile del Tribunale di Torre Annunziata arriverà entro la metà di ottobre.
CRONACA
26 settembre 2023
Castellammare. Processo incandidabilità, la Procura “salva” 8 politici