Al via le grandi manovre a San Giuseppe Vesuviano in vista delle prossime amministrative. Dopo oltre un anno di commissariamento in città c’è voglia di rimettersi in gioco. L’attesa per la scelta dei sindaci e delle coalizioni è tanta. Da una parte chi si è opposto all’ex amministrazione Catapano, sciolta per infiltrazioni camorristiche, e dall’altra ciò che resta intorno all’ex primo cittadino sangiuseppese, quest’ultimo reso incandidabile per 10 anni insieme all’ex consigliere comunale Francesco Santorelli a seguito di sentenza civile del Tribunale di Nola. Ad avviare le trattative, per ora, con l’obiettivo di allestire una grande alleanza civica sono quattro gruppi che hanno già nominato i propri coordinatori: Luigi Moccia, Nello De Lorenzo in rappresentanza del gruppo dell’ex primo cittadino Ivan Casillo, Antonio Borriello che è lo storico leader di Collettivo Vocenueva, e Nicola Carillo che fu tra le voci più critiche – insieme ad Andrea Ementato – della vecchia maggioranza prima di aderire a Progetto Vesuviano e “rompere” i ponti con il suo ex primo cittadino. Si è cominciato a parlare di politica stabilendo le prime regole: su tutte quelle di chiudere le porte agli amministratori che fino all’ultimo hanno sostenuto l’amministrazione Catapano sciolta per camorra.E di recente, in un clima di grande cordialità e buone intenzioni, davanti ad una spaghettata preparata dallo “chef ” Nello De Lorenzo, si sono gettate le basi programmatiche per un grande accordo elettorale tra le suddette quattro anime della politica sangiuseppese .”La coalizione che si sta formando è fortemente impegnata ad archiviare la disastrosa esperienza dell’ex Amministrazione Catapano che ha fatto solo danni al Paese. Ci impegneremo a fondo per dare alla città una compagine amministrativa all’altezza delle sfide del futuro che ci attendono”, afferma Luigi Moccia.”Abbiamo consolidato quel fronte dell’opposizione che aveva già trovato unità di intenti durante la fine della sciagurata amministrazione Catapano”, dice Nello De Lorenzo. “La prima regola di ingaggio è stata quella di avere liste pulite, senza i consiglieri che sono stati con Catapano fino all’ultimo, tantomeno i parenti. Rivendico di aver fatto presente al consiglio comunale, all’insediamento della commissione d’accesso, di valutare l’opportunità delle dimissioni di massa. Ci fu una levata di scudi a difesa del sindaco, poi sappiamo tutti come è andata a finire. Bisogna restituire dignità al paese e vivibilità: scuole, palasport e pista ciclabile devono essere restituite ai sangiuseppesi”. “Vogliamo cercare di mettere insieme tutte le persone perbene che non ne possono più delle condizioni in cui la vecchia amministrazione comunale ha ridotto questo paese. Su questo principio abbiamo deciso di mettere da parte le differenze e trovare una coalizione civica che si metta d’accordo su cosa fare e la smetta di ragionare intorno al proprio tornaconto. – spiega – Le guerre del passato ci hanno lasciato nel disastro più totale. Non vogliamo gente con posizioni ambigue. Priorità ai cantieri delle scuole e ripartire da verde pubblico e rifiuti, ma si deve ragionare anche su PUC e zona industriale. Si costruisca una coalizione civica e che metta da parte chi ha fatto parte dello scioglimento e che sia in discontinuità con la storia politica sangiuseppese”.Più cauta la posizione di Nicola Carillo: “Con Ementato abbiamo ascoltato le idee preliminari di questo gruppo che ha già fatto diversi incontri. La mia partecipazione, ribadisco, è stata a livello personale e in seguito con il gruppo di Progetto Vesuviano valuteremo se ci saranno le condizioni. Dobbiamo partire dalla prospettiva di paese che si vuole avere per San Giuseppe Vesuviano, senza quella non si va da nessuna parte. Per adesso le nostre porte sono aperte al dialogo con tutti”.