Gionta e Di Lauro sfuggiti ad un controllo mentre erano insieme negli uffici della società gestita da Tony Colombo. È quanto emerge dalle indagini che negli ultimi giorni hanno portato al marasma di arresti che ha coinvolto il clan Di Lauro e il cantante Tony Colombo, con sua moglie Tina Rispoli vedova del boss Gaetano Marino, che sta a poco a poco arricchendosi di nuovi particolari sulle indagini che hanno portato al blitz delle forze dell’ordine. La famiglia di Secondigliano, infatti, utilizzava la sede della società del neomelodico e di sua moglie anche per incontri con altri clan del territorio come il 13 dicembre 2020 quando avrebbe incontrato un esponente della famiglia Gionta. Dall’intercettazione si parla di un incontro tra Vincenzo Di Lauro e un figlio di Valentino Gionta, un errore in quanto entrambi detenuti all’epoca e più probabilmente si tratta di uno dei nipoti del boss dell’omonima famiglia. Un incontro durante il quale le due fazioni si sono accorte di esser osservate, decidendo di terminarlo anzitempo e darsi alla fuga ma che evidenzia i rapporti tra il clan di Torre Annunziata e quello di Secondigliano.
CRIMINALITA'
18 ottobre 2023
Camorra, Patto Di Lauro-Gionta: saltò dopo un blitz