Negli ultimi tre anni ha conquistato una finale play off con il Savoia (persa solo per il miglior piazzamento in classifica del Latina, nonostante sul campo fosse finita 1-1) e vinto due campionati di Serie D consecutivi con Giugliano e Catania. Eppure, quest’anno, non ha ancora trovato panchina. E’ la storia di Giovanni Ferraro, ex calciatore di Juve Stabia e Turris, ma soprattutto mister del miracolo Vico Equense, che nel 2010 trascinò all’unica e storica partecipazione a un campionato professionistico, dopo aver vinto due campionati di fila in Eccellenza e Serie D. «Negli ultimi tre anni ho una media punti di 2,7 a partita, forse è troppo alta», scherza Giovanni Ferraro che in attesa della chiamata giusta («non mi sono mai interessati i soldi, guardo al progetto e se non mi convince lascio perdere», dice il mister), continua a vedere partite su tutti i campi della Serie C e della Serie D, ogni settimana.

Ferraro, sabato c’è Turris-Juve Stabia al Liguori. «Il derby è una partita a sé, che sfugge alla classifica e al momento. Sia la Turris che la Juve Stabia sono due buone squadre, che stanno facendo bene e sono ben allenate».

Parliamo della Turris. L’ha vista? «Allo stadio ci sono stato per la partita con il Benevento e mi ha fatto bella impressione. E’ una squadra che ha giovani interessanti, gioca spensierata e rispetta la filosofia di mister Caneo a cui piacciono i duelli, uno contro uno, a tutto campo». Però subisce troppi gol. «E’ una squadra che si prende i suoi rischi e magari può patire avversari che aspettano e ripartono in contropiede. Però ha un’idea di gioco importante e può migliorare nella fase di non possesso».

Ci sono anche elementi di spessore in rosa. «Calciatori come Maniero e Giannone alzano il livello. Poi è chiaro che l’allenatore deve condividere anche ai programmi della società. In Serie C, tranne squadre come Avellino e Catania, ormai tutte fanno il minutaggio con gli under ed è chiaro che nella lettura di una partita magari bisogna adattarsi. In ogni caso, stiamo parlando di una società che si sta consolidando in Serie C e gliene va dato merito».

Quest’anno può alzare l’asticella? «La Turris può arrivare ai play off, ma molto dipende anche dall’ambiente che dovrà stare accanto alla squadra quando ci saranno momenti di appannamento che capitano a tutti durante una stagione».

La sorprende invece vedere la Juve Stabia in vetta alla classifica? «Ha cominciato il campionato in modo eccezionale e questo lascia pensare che forse c’era uno scetticismo ingiustificato durante l’estate. Ho visto più partite della Juve Stabia e credo abbia un grande allenatore e una squadra che lo rispecchia. Il primo posto non è affatto un caso».

Cosa la convince della Juve Stabia? «Un po’ tutto il contesto. Ha una squadra molto pratica, che sa giocare un buon calcio e ha ritrovato un pubblico capace di trascinarla. L’importante, come già detto per la Turris, sarà mantenere equilibrio ed entusiasmo anche quando ci sarà qualche momento no».

Si aspettava la vittoria contro il Catania? «E’ stata una gara equilibrata. La Juve Stabia ha fatto un buon primo tempo, il Catania un po’ meglio nella ripresa. Ma il successo è frutto della determinazione che ha messo in campo la squadra di Pagliuca».

Cosa lascia quella vittoria alla Juve Stabia? «Sicuramente entusiasmo, però per esperienza dico che questi successi intermedi vanno messi subito da parte. Ai miei calciatori ripeto sempre che chi fa calcio viene sempre giudicato dalla prossima partita».

E da ex difensore invece, cosa ne pensa di una Juve Stabia che subisce pochissimi gol. «Ecco, questo è un dato molto importante e che fa davvero ben sperare per il prosieguo di stagione, perché in generale resto convinto che i campionati li vincono sempre le squadre che subiscono poco. Per quanto riguarda la Juve Stabia è un lavoro che parte dagli attaccanti, che danno davvero un contributo enorme alla fase difensiva e facilitano il compito dei centrocampisti e dei difensori. Inoltre, con la qualità che ha, la Juve Stabia ha sempre la possibilità di trovarlo un gol per vincere le partite».

FeAllora mister, che derby ci aspettiamo? «Una partita di grande intensità, con tanti duelli, dove entrambe le squadre proveranno a superarsi attraverso il gioco. Peccato solo se dovessero esserci divieti per i tifosi, perché il derby anche sugli spalti è una componente fondamentale per lo spettacolo».

Tiziano Valle