Torre del Greco. Le tensioni sul (cattivo) funzionamento delle commissioni consiliari e lo scontro sulla sosta gratuita per i politici scatenano il caos a palazzo Baronale: provocazioni e botte tra consiglieri comunali. Protagonisti della vicenda il «recidivo» Felice Gaglione – già entrato in passato in «rotta di collisione» con diversi colleghi e non solo – e il soldato Luigi Caldarola, candidato sindaco della coalizione del cambiamento, oggi seduto tra i banchi dell’opposizione.
L’orario sul registro
A innescare la discussione poi sfociata in una violenta aggressione la firma con cui Luigi Caldarola ha attestato, alle 9.25, la propria presenza all’interno della prima commissione consiliare presieduta da Felice Gaglione: un orario subito «contestato» dal dipendente dell’Asl Napoli 3 Sud – l’unico a non segnare il proprio orario d’ingresso, a dispetto delle indicazioni del segretario generale Domenico Gelormini per garantire la massima trasparenza dei «movimenti» degli esponenti della casta di palazzo Baronale – secondo cui il collega sarebbe arrivato in municipio alle 9.30. Evidentemente un pretesto per sfogare la tensione accumulata dopo la figuraccia legata alla crociata per ottenere la sosta gratuita per i politici – una richiesta sostenuta dalla partner elettorale Iolanda Mennella e appoggiata dal capo dell’assise Gaetano Frulio – e per sputare veleno sull’esponente della civica Il Cittadino, accusato di scorrettezza e di meschinità. Una escalation di offese davanti a cui inizialmente Luigi Caldarola ha provato a fare spallucce, invitando l’ex delfino di Donato Capone a modificare l’orario sul registro senza sbraitare a vuoto.
Il contatto ravvicinato
Un invito caduto nel vuoto perché le provocazioni di Felice Gaglione si sono allargate ai familiari di Luigi Caldarola, scatenando l’inevitabile reazione del rappresentante dell’opposizione. I due consiglieri comunali sono arrivati a distanza ravvicinata e solo volati calci e pugni solo parzialmente andati a segno per il tempestivo intervento di alcuni colleghi, pronti a dividere i contendenti. Il caos proveniente dalla sala delle commissioni consiliari è stato, peraltro, avvertito da alcuni ospiti istituzionali del sindaco Luigi Mennella evidentemente imbarazzato per l’accaduto. Il primo cittadino, tuttavia, non ha ritenuto opportuno – durante l’intera mattinata – convocare i due litiganti per un chiarimento.
I precedenti di Gaglione
Lo scontro sul «ring» di palazzo Baronale arriva dopo diversi segnali di «malessere» lanciati dai consiglieri comunali sul (cattivo) funzionamento delle commissioni consiliari e sull’atteggiamento tenuto proprio da Felice Gaglione e da Iolanda Mennella. D’altronde, già durante il mandato di Giovanni Palomba, il dipendente dell’Asl Napoli 3 aveva scatenato di un «acceso scambio di vedute» con annessi spintoni a Michele Langella, all’epoca capogruppo di Dai.
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