Napoli. Può salire al livello arancione – dall’attuale giallo – l’allerta per i Campi Flegrei. Cittadini ed istituzioni devono quindi “prepararsi adeguatamente rispetto a possibili nuove azioni di prevenzione, in particolare per la zona rossa”.
Nell’area a maggior rischio vivono ben 500mila persone e in caso di allarme l’unica misura di salvaguardia della popolazione è l’evacuazione preventiva, secondo quanto si legge nel Piano nazionale di protezione civile.
“L’attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione”, ha spiegato il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, assicurando che “il governo, con le sue strutture operative e scientifiche, segue costantemente la situazione, in continuo contatto con le istituzioni locali”.
La dichiarazione del ministro arriva dopo alcuni giorni di intenso lavoro tra il Dipartimento della Protezione civile, l’Istituto di geofisica e vulcanologia e la commissione Grandi Rischi.
Il Dipartimento ha infatti acquisito il parere della commissione riunitasi il 27 e 28 ottobre scorsi per un ulteriore approfondimento sui fenomeni in corso nell’area. Secondo l’organismo, l’insieme dei risultati scientifici rafforza l’evidenza del coinvolgimento di magma nell’attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo.
In particolare, il quadro complessivo – pur se non di univoca interpretazione – fa comunque emergere la possibilità che i processi in atto “possano evolvere ulteriormente”.
“Il Sistema nazionale di Protezione civile – ha rilevato il capo Dipartimento, Fabrizio Curcio – continuerà e intensificherà le attività che già sta portando avanti rispetto al rischio sismico e al rischio vulcanico in area flegrea, in particolare con il pieno coinvolgimento della Regione Campania, della prefettura di Napoli e dei sindaci dei comuni flegrei, anche rispetto all’eventualità di un passaggio a livello di allerta superiore”.
Il Dipartimento ha chiesto alI’Ingv di implementare e perfezionare ulteriormente il sistema di monitoraggio, in modo da rilevare tempestivamente una variazione dello stato del vulcano connesso alla possibile risalita di magma. Il livello di allerta sui Campi Flegrei è giallo dal 2012 (i livelli sono 4, dal verde al rosso). Un tema particolarmente importante, sottolinea la Protezione civile, “è quello relativo alla percezione del rischio, in quanto le valutazioni della Commissione impongono ancora maggiore cautela e un chiaro richiamo all’incertezza sulla possibile evoluzione dei fenomeni, così che le istituzioni locali e i cittadini possano raggiungere la consapevolezza necessaria a prepararsi adeguatamente rispetto a possibili nuove azioni di prevenzione, in particolare per la zona rossa”.
Quest’ultima comprende i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, per intero; parte dei comuni di Giugliano in Campania, di Marano di Napoli e alcune municipalità del comune di Napoli. L’allontanamento della popolazione dalla zona rossa inizia con la dichiarazione della fase di “allarme”.