Torre del Greco. La casta di palazzo Baronale vuole chiudere le porte delle commissioni consiliari in faccia ai cittadini. L’ultimo attacco alla trasparenza politica all’ombra del Vesuvio porta la firma del capo dell’assise Gaetano Frulio e di Felice Gaglione – il dipendente dell’Asl Napoli 3 Sud a capo della commissione affari generali in municipio – in tandem con la partner elettorale Iolanda Mennella: la «triade» già protagonista della crociata per la sosta gratis ai consiglieri comunali – iniziativa capace di scatenare la ferma opposizione degli alleati, a partire dal Pd fino a Per e M5S – ora punta, addirittura, a blindare le riunioni pubbliche in cui vengono discusse le linee guida della squadra di governo cittadino guidata dal sindaco Luigi Mennella.
Il regolamento-bavaglio
Il «disegno» per secretare le sedute delle commissioni consiliari è contenuto in una proposta di deliberazione dell’organismo presieduto da Felice Gaglione con oggetto la modifica del regolamento del consiglio comunale. Non propriamente un atto ordinario – l’ultima modifica venne approvato nel 2019 su proposta di Gaetano Frulio e portò all’aumento dello «stipendio» legato ai gettoni per la casta di palazzo Baronale – e giustificato dalla «necessità di garantire il funzionamento dell’ente in considerazione di alcune criticità emerse in sede dei lavori consiliari». In realtà, accanto a pretestuose e superflue richieste di modifica, al centro della proposta – già circolata in bozza tra i consiglieri comunali – c’è la riformulazione dell’articolo 45 relativo alla pubblicità delle sedute delle commissioni. I promotori del «bavaglio» ai cittadini vogliono prevedere sedute «riservate» ai soli componenti delle commissioni: «L’accesso del pubblico alla sala delle riunioni – la modifica promossa da Gaetano Frulio e Felice Gaglione – è disposto dal presidente della commissione o suo facente funzioni, sentito il parere dei commissari». Diverso, invece, il «metro» scelto per la pubblicità delle riunioni del consiglio comunale, i cui lavori potranno essere «trasmessi in diretta video televisiva o anche sui social media più diffusi». Senza riferimenti a gare o manifestazioni d’interesse pubbliche, come se la gestione della vicenda fosse «privata» e non finanziata con soldi pubblici.
Malumori in municipio
L’attacco frontale alla trasparenza, tuttavia, non sarebbe stato «gradito» a diversi componenti della maggioranza. Anzi. Dopo l’ultima figuraccia in cui è stato coinvolto lo stesso Felice Gaglione – provocazioni e botte in commissione consiliare con Luigi Caldarola – vari alleati avrebbero già storto il naso davanti all’iniziativa. E lo stesso segretario generale Domenico Gelormini – responsabile della trasparenza e dell’anti-corruzione in Comune – avrebbe espresso perplessità sulle modifiche proposte dalla «triade» eletta con la civica Mennella Sindaco. Ma la proposta è già all’ordine del giorno dei lavori del consiglio comunale in programma il prossimo 7 novembre. Con buona pace dei malumori della maggioranza.
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