Rifiuti, disagi e proteste a Torre del Greco, in consiglio l’imbarazzante silenzio dell’assessore Ramondo
L'assessore Antonio Ramondo
CRONACA
8 novembre 2023
Rifiuti, disagi e proteste a Torre del Greco, in consiglio l’imbarazzante silenzio dell’assessore Ramondo
Alberto Dortucci

Torre del Greco. E’ stato il promotore della «rivoluzione d’autunno» sul fronte dei rifiuti all’ombra del Vesuvio, con l’addio al sistema della doppia raccolta e l’introduzione del calendario per il recupero «mono-frazione» della spazzatura. Una soluzione individuata dall’assessore all’ambiente Antonio Ramondo come il metodo ideale per migliorare la percentuale di raccolta differenziata in città – dati regionali alla mano, Torre del Greco è il fanalino di coda della provincia di Napoli con un misero 26% – ma immediatamente finito al centro di polemiche e proteste.

Non solo da parte dei contribuenti – chiamati a ulteriori disagi senza benefici sotto il profilo economico legato alla Tari – ma anche da parte degli stessi operatori ecologici. Pronti, attraverso i sindacati di categoria, a chiedere un incontro in municipio – alla presenza del sindaco Luigi Mennella – per discutere delle criticità rilevate durante la fase di avvio del nuovo sistema Nu. Una richiesta inviata già lo scorso 31 ottobre, ma fino a oggi rimasta lettera morta. A sollevare la questione – durante l’ultima seduta del consiglio comunale – l’esponente di minoranza Luigi Mele, delegato all’ambiente durante la seconda parte del mandato di Giovanni Palomba.

«I risultati del nuovo corso dei rifiuti sono sotto gli occhi di tutti – la premessa del consigliere comunale d’opposizione – In sede di presentazione del piano, l’assessore garantì che ne avremmo viste delle belle: fino a oggi, abbiamo visto solo disagi e caos, come evidenziato dagli stessi netturbini. Come mai l’amministrazione comunale non ha incontrato gli operatori ecologici per capire le criticità del sistema? Almeno, l’assessore e il sindaco possono confermare di avere ricevuto la nota dei sindacati?».

Interrogativi caduti nel vuoto, perché l’assessore Antonio Ramondo – interpellato dal capo dell’assise Gaetano Frulio  – ha scelto di non rispondere in consiglio comunale alle (legittime) perplessità del suo predecessore. Una scelta insolita per l’esponente più «mediatico» della giunta di palazzo Baronale – già protagonista di diverse interviste-spot – capace di scatenare ulteriori malumori sulla gestione del settore Nu.

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